Voucher: Scotto, uno schiaffo a milioni di cittadini: non in nostro nome

Lavoro e Politica

L’approvazione dell’emendamento Di Salvo lede in maniera decisiva e forse definitiva il rapporto tra il nostro gruppo, il resto della maggioranza e questo esecutivo. Una scelta che segna la natura della manovra e di conseguenza il nostro giudizio e il nostro voto finale.

Pensiamo che questa discussione sia stata influenzata fortemente dai capricci di chi ha deciso di mettere una gigantesca mina sull’esito della legislatura e delinea già gli scenari politici futuri: le larghe intese.

Abbiamo abbandonato i lavori della Commissione bilancio e non voteremo il mandato al relatore. Ci batteremo in aula per eliminare i voucher.

Non esiste più un vincolo automatico di maggioranza perché il nostro vincolo è con chi domani avrebbe voluto esercitare il diritto di votare un referendum che abrogava quegli stessi voucher che oggi vengono ripristinati. Uno schiaffo alla democrazia e alla Costituzione. Questo schiaffo non lo danno a noi, ma alle speranze, alle aspettative, ai sogni di milioni di cittadini. Lo facciano, ma non in nostro nome.