Ue: Fornaro a Conte, l’Europa non può essere la somma dei nazionalismi

Politica

Il Presidente del Consiglio Conte nel classico schema del poliziotto buono e del poliziotto cattivo nei confronti dell’Unione Europea si è ritagliato il ruolo del dialogante, smentito però nelle piazze dal suo vicepremier Salvini che chiede ai suoi sostenitori il mandato per trattare con Bruxelles. Per rilanciare il ruolo e la funzione dell’Unione Europea occorre superare la logica intergovernativa, ma la nuova Europa non può essere la somma di nazionalismi come vorrebbero sia il M5s sia la Lega, con un inaccettabile cambio del nostro tradizionale sistema di alleanze.

Lo afferma il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro, intervenendo in Aula a Montecitorio sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio Conte sul prossimo Consiglio Europeo.

Alzare la voce e alimentare un sentimento antieuropeo, prosegue Fornaro, salvo poi ribadire la disponibilità a un accordo con la Commissione Europea per evitare la procedura d’infrazione sta producendo il disastro di un’Italia isolata in Europa come non mai e con un aumento dei costi nei prossimi anni di diversi miliardi di euro per il maggior costo degli interessi da pagare sul nostro debito pubblico: un “capolavoro” che pagheranno i cittadini contribuenti onesti, conclude Fornaro.