Tria: Errani, su deficit ed Europa pagheranno gli italiani il caos del governo

Politica

“Rispetto alla relazione molto tecnica e conciliante del ministro c’è una contraddizione con le dichiarazioni di queste ore dei due vicepresidenti del consiglio, una confusione che pagheranno davvero gli italiani per le fibrillazioni dello spread” così il senatore Vasco Errani (Articolo Uno) in aula sulle comunicazioni del ministro Tria.

“Come coprirete le clausole di salvaguardia? Come pensate di affrontare il tema della flat tax? Dite che non taglierete il welfare ma cosa significa ridurre le spese dello stato? In quali settori non taglierete? È chiaro che i tagli saranno sulla pelle degli italiani: su welfare, scuola e sanità che sono già oggi in condizione di emergenza. Come intendete affrontare il confronto con l’Europa?”, prosegue il senatore Errani. “Sia chiaro: le politiche di austerità vanno cambiate ma voi siete isolati in Europa, soprattutto nei confronti dei governi sovranisti che sono i più rigidi nei confronti degli italiani. Noi siamo con l’Italia e siamo per fare un confronto rigoroso e severo con l’Europa ma bisogna prima di tutto cambiare le nostre politiche, ad esempio le politiche fiscali. Farete una lotta vera all’evasione? Abbasserete il tetto del contante? Affronterete il tema della progressività? Altro che flat tax: c’è un otto per cento di italiani che si è enormemente arricchito: possiamo chiedere loro di dare un contributo dal loro patrimonio per affrontare i problemi del paese? Si può e si deve chiedere all’Europa che venga consentito all’Italia di affrontare i problemi infrastrutturali”, prosegue.

“Il piano verde rispetto al quale non si vede un segnale che sia uno da parte della maggioranza. Si può chiedere all’Europa di portare avanti una nuova politica industriale: siamo in grandissima difficoltà sia per le imprese in crisi ma soprattutto nei settori più innovativi. Il problema è che dovreste avere la forza e la responsabilità di uscire dal racconto e dalle promesse che non si realizzano mai e di affrontare i nodi veri del Paese. Se così fosse noi affronteremmo con voi questo passaggio disponibili a dare una mano per il Paese. Da quello che si capisce purtroppo non avrete questo coraggio e questa responsabilità”, conclude Errani, “Anzi continuerete questa estenuante e infinita campagna elettorale, continuerete con un racconto irreale e a pagare sarà il Paese, gli italiani e in primo luogo purtroppo i più deboli”.