Tirrenia: Rostan, no a chiusura sede Napoli, governo ascolti i lavoratori

Lavoro

“Il nulla di fatto dell’incontro odierno tra la Compagnia Italiana di Navigazione – Tirrenia e le sigle sindacali, laddove la società armatrice si ostina a voler perseguire un sanguinoso progetto di riorganizzazione aziendale con la previsione di mille esuberi e della chiusura dal 5 maggio 2020 delle sedi di Napoli e Cagliari, è motivo di grande preoccupazione per il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie. Il governo si faccia parte dirigente nello scongiurare una scelta aziendale che si concretizzerebbe nell’ennesimo schiaffo al Mezzogiorno e ai dipendenti tutti, che sarebbero costretti ad accettare spostamenti logistici insostenibili”. Lo ha dichiarato la vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, Michela Rostan, commentando l’esito dell’incontro svoltosi in data odierna presso la sede di Assarmatori di Roma.
“Chiederemo al ministro per le Infrastrutture, Paola De Micheli, e al ministro per lo Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, un intervento urgente dell’Esecutivo ricordando che la Compagnia  opera in regime di continuità territoriale con le maggiori isole italiane assicurando il collegamento grazie ad una convenzione dello Stato che vale 72 milioni che è in via di rinnovo. Si pensi una volta tanto a tutelare i diritti dei lavoratori invece degli equilibri di bilancio di aziende che hanno preso tanto dai lavoratori ed è giusto che oggi lo restituiscano”.