Pil: Melilla, centrare politica economica sul lavoro

Economia

L’aumento del PIL nell’ultimo trimestre dello 0,4%, è una buona notizia che non deve far dimenticare il lungo cammino che spetta all’Italia per tornare ai livelli precrisi del 2008. Nonostante le ultime timide crescite, siamo infatti ancora sotto di 6 punti rispetto al PIL del 2008 e nel Mezzogiorno siamo a livelli ancora più bassi.
Per questo è necessario puntare con più forza su una politica di crescita economica fondata su un forte rilancio degli investimenti pubblici che negli ultimi anni sono stati invece fortemente ridotti per stare dentro i parametri inaccettabili dell’austerità europea.
Lo dichiara Gianni Melilla, deputato di Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista, commentando i dati Istat sul Pil.
La prossima legge di stabilità per il 2018, prosegue Melilla, deve contenere un grande Piano del Lavoro finanziato da almeno un mezzo punto del PIL, circa 8 miliardi di euro, per investimenti pubblici nella manutenzione del territorio, contro il dissesto idrogeologico, per la sicurezza delle scuole, contro la vulnerabilità sismica, a favore della viabilità minore, delle bonifiche dei siti inquinati, la pulizia di fiumi e laghi, Parchi e riserve naturali, da assegnare agli enti locali per una loro realizzazione immediata.
In questo modo, conclude Melilla, si può dare una risposta concreta ai problemi urgenti dell’occupazione e dell’economia nel nostro Paese, a partire dal Mezzogiorno.