Legge elettorale: Guerra, voto segreto scusa penosa per mettere la fiducia

Politica

“Una legge elettorale che conta, sulla carta, su di una maggioranza addirittura superiore al 70% non può avere paura di qualche decina di voti segreti. A meno di non ammettere che questa riforma elettorale così condivisa poi non è, e che la maggioranza che la sostiene è una maggioranza finta, tenuta insieme solo dal ricatto della non rielezione”. Lo dichiara in una nota Maria Cecilia Guerra, capogruppo di Articolo 1 – Mdp al Senato.

“Ribadiamo il nostro no alla forzatura della fiducia con cui si umilia il Parlamento e il paese, impedendo ogni confronto sulla legge più importante per la democrazia e bloccando la possibilità di introdurre modifiche per permettere ai cittadini di scegliere, senza manipolazioni e imbrogli, chi li deve rappresentare nel prossimo Parlamento”, conclude Guerra.