Istat: Fornaro, scelte drastiche contro povertà, approvare il salario minimo

Politica

In Italia abbiamo, non da oggi, un problema enorme e si chiama povertà. Come certificato oggi dall’Istat la povertà assoluta cresce toccando la cifra monstre di 5,6 milioni di persone. Cifra purtroppo destinata ad aumentare. L’aumento delle bollette, l’inflazione in salita e l’aumento dei prezzi dei carburanti stanno erodendo i redditi delle famiglie. Se a questo aggiungiamo la perdita di potere d’acquisto dei salari fermi da oltre trenta anni, i contratti pirata, il lavoro povero, la precarietà e il lavoro nero nel prossimo futuro rischiamo l’aumento di quanti non riescono più ad affrontare le spese quotidiane. Una vera e propria bomba sociale che si può disinnescare solamente con una politica dei redditi a protezione del potere d’acquisto delle retribuzioni e delle pensioni. Occorre intervenire subito.

Lo afferma il capogruppo di LeU a Montecitorio Federico Fornaro.

Da tempo in Italia stiamo discutendo su come, dove e quando introdurre un salario minimo, e su come fare per aumentare le retribuzioni delle italiane e degli italiani, prosegue Fornaro. Il Dl aiuti ha previsto un contributo una tantum di 200 euro per i redditi medio bassi. Una misura utile ma non sufficiente, che con un emendamento chiediamo di allargare a quanti oggi non sono compresi. E’ arrivato il momento però di scelte drastiche e durature. Occorre superare resistenze e ostilità. Il salario minimo non è la soluzione ma sicuramente può essere una delle cure, conclude Fornaro.