Governo: Epifani, paese non merita polemiche sollevate contro Moavero

Lavoro

“Qualche giorno fa in Parlamento il ministro Moavero, del quale sono amico da anni, mi aveva informato della sua scelta di essere presente a Marcinelle alla commemorazione della tragedia che vide morire, 62 anni fa, 262 minatori di cui 136 Italiani”. Lo scrive su Facebook il deputato di Liberi e Uguali, ex leader della Cgil, Guglielmo Epifani.

“Ero stato presente a Marcinelle nel 2006 – prosegue Epifani – per il cinquantenario della ricorrenza e ho ancora vividi in me i sentimenti di quella giornata. La commozione per la sorte atroce di tante persone, il dolore delle famiglie e dei pochi superstiti, i ricordi legati alla durezza delle condizioni di vita di tanti nostri emigrati. C’erano ancora le foto di posti pubblici dove era proibito ai nostri connazionali addirittura di entrare e sostare”.
“Storie di ordinaria emigrazione che, in quel caso, riguardò i nostri nonni e padri. Poi leggendo venni a sapere degli accordi intercorsi tra il nostro Governo e quello belga circa lo scambio tra manodopera e carbone che, per un Paese come il nostro uscito distrutto dalla guerra, era fondamentale. Non mi ha quindi colpito ciò che ha detto il Ministro Moavero su quella tragedia e sui doveri che il rispetto dei migranti di oggi impone alle nostre coscienze e alle nostre politiche. L’ho trovato di buon senso e corretto, addirittura scontato nella sua verità”.

“Quando ho letto le reazioni polemiche dei capigruppo della Lega alle dichiarazioni del Ministro – sottolinea l’ex segretario della Cgil – non ci volevo credere, non potevo mai pensare che quel richiamo poteva essere giudicato da qualcuno offensivo verso i nostri connazionali. Quando poi anche Fratelli d’Italia si è unita al coro mi sono sentito umiliato e ferito.
Non ci meritiamo tutto questo, non se lo merita la nostra storia e il rispetto delle generazioni che, emigrando, cercarono il riscatto e onorarono in tutto il mondo il nostro Paese”.