Camera: Martelli, educare a linguaggio plurale, chi non si nomina non esiste

Italia

Dire che le donne non si sentono penalizzate se chiamate “Avvocato”, “Segretario” o “Consigliere”, da l’esatta rappresentazione che la neutralità discrimina e non riconosce. Chi non si nomina non esiste e per questo é necessario chiamarci dustinguendoci e identificandoci per quello che siamo.
Lo dichiara Giovanna Martelli, deputata di Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista a Montecitorio e tra le promotrici di Campo Progressista, in merito alla notizia del ricorso di alcune dipendenti della Camera contro i nomi declinati per genere sui bedge di riconoscimento.
Credo sia necessario educare all’utilizzo del linguaggio in modo plurale e riconoscendo la differenza sessuale, prosegue Martelli.
Per educare serve una presa di coscienza e chi ha ruoli istituzionali e opera nella pubblica amministrazione ha il dovere di aprire la strada, conclude.