Adesso un governo di svolta che duri per tutta la legislatura

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Quello che si appresta a nascere è esattamente quanto da alcuni, io tra questi, auspicato, già all’indomani del 4 marzo 2018.
Questa scelta va supportata e portata avanti per tutta la legislatura, corroborata da politiche in netta discontinuità con quelle degli anni passati che sono state poi la vera causa della debacle del centrosinistra.
Lavoro (non il jobs act, il vero mostro che ci ha alienato le simpatie del mondo del lavoro); diritti (soprattutto quelli dei più deboli) alla salute, allo studio, a un futuro migliore per i giovani, a un ambiente degno di un paese civilmente avanzato; piano straordinario di investimenti, soprattutto nel Mezzogiorno per l’ammodernamento del paese e tanto lavoro alle nuove generazioni; una diversa politica per l’immigrazione che, in accordo con la Ue, contribuisca a rendere l’Italia di nuovo un paese civile. E poi tanto altro.
Le condizioni ci sono tutte. Il tanto vituperato M5S è stato decisivo, con i suoi 14 parlamentari europei ad eleggere la nuova Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen (eletta con soli 9 voti di differenza), lasciando isolato il sovranista Salvini che, invece, sperava di far saltare tutto per avere l’alibi di uscire dalla Ue con risultati disastrosi che avrebbero relegato l’Italia in una posizione da repubblica delle banane.
Credo che oggi ci sia la fondata speranza che in Italia stia nascendo qualcosa di nuovo che durerà nel tempo e impedirà alla destra salviniana, razzista e becera di realizzare i suoi disegni che, fino a qualche giorno fa, angosciavano tanti di noi.
Così come sono certo che questa alleanza, che oggi nasce tra diffidenze e difficoltà reciproche, ben presto si estenderà in periferia, nelle regioni e nei comuni. Anche in Puglia. Male fanno alcuni rappresentanti del Pd e del M5S ad alzare già oggi improbabili muri in nome di una diversità che impedirebbe ogni tipo di avvicinamento tra l’attuale maggioranza che ha sostenuto Emiliano e governato la Puglia ed il M5S. I muri crolleranno perché la politica non è fatta di diatribe e ritorsioni, ma di visioni strategiche e scelte di coraggio per il bene degli amministrati. Ed è fuor di dubbio che l’unica strategia di buon governo in linea con una nuova Europa sia quella di impedire in ogni dove il prevalere della destra, attraverso una grande alleanza tra centrosinistra e M5S.
Io sono fiducioso. Come sempre.

Ernesto Abaterusso

Segretario regionale di Articolo Uno Puglia. Prima tessera al Pci a 16 anni, nel 1972; nel 1978 consigliere comunale di opposizione con il 3% dei voti contro il 97% della Dc; nel 1985 eletto consigliere provinciale nel collegio di Presicce; nel 1988 eletto Sindaco per due voti di scarto; nel 1990 rieletto consigliere provinciale; nel 1992 eletto Deputato nella circoscrizione Lecce-Brindisi-Taranto nella lista del Pds insieme a D'Alema e Bargone con il sistema della preferenza unica; nel 1996 rieletto Deputato nel collegio di Tricase con il sistema uninominale maggioritario. Nel 2001 rinuncia alla ricandidatura. Il 31 maggio 2015 eletto consigliere regionale della Puglia con 15188 preferenze.