Articolo Uno Toscana: alcune proposte per aiutare il sistema sanitario

Toscana

Al pari di tante regioni del mondo, anche la Toscana sta vivendo una grave emergenza dovuta al Coronavirus. Sinora le istituzioni nazionali e regionali hanno risposto nel loro complesso con prontezza ed efficienza. In particolar modo, la Toscana, forte del suo sistema sanitario di qualità e di un tessuto sociale ricco e forte, specificità a cui è corrisposto un atteggiamento e un comportamento responsabile da parte della cittadinanza. Ciò fa ben sperare sulla riuscita della campagna in atto, tesa a debellare il contagio.

In tale quadro, crediamo che tutto il sistema pubblico debba svolgere un ruolo a tale scopo finalizzato, connesso ai compiti d’igiene pubblica. In tal senso, a scopo propositivo, la segreteria regionale di Articolo Uno vuole rendere pubbliche alcune proposte a corollario delle iniziative regionali e nazionali già intraprese, che potrebbero aiutare il sistema sanitario regionale, senza particolari gravami di spesa, a meglio gestire questa fase riconfigurando l sistema pubblico oltre che sulle tradizionali competenze anche su questo obiettivo:

  1. L’utilizzo dell’apparato pubblico costituito dal sistema delle municipalizzate atte al mantenimento della pubblica igiene, in opere e attività di disinfezione e sanificazione. La costituzione di squadre opportunamente attrezzate e formate, secondo necessità, da porre in ausilio delle ASL, può essere uno strumento utile e produttivo per la gestione sanitaria degli ambienti urbani e pubblici.
  2. Il sistema delle farmacie comunali, così articolato in Toscana, può costituire la spina dorsale di un sistema di contatto e informazione con l’Utenza e, in rapporto con i medici di famiglia, promuovere dei servizi, con l’ausilio del volontariato e/o con personale pubblico comandato, quale, ad esempio, la consegna dei medicinali a domicilio per le persone sole o comunque in difficoltà.
  3. Presso ogni Comune dovrebbero, promossi in forma opportuna dall’iniziativa regionale, operare gruppi di contatto che non solo recepiscano, come nei numeri verdi già attivati, eventuali richieste della popolazione, ma soprattutto promuovano il contatto con le fasce più esposte, informandole, raccogliendone le necessità, organizzando attività di eventuale assistenza.

Ovviamente il novero delle cose possibili potrebbe su tale linea continuare e certamente numerose iniziative sono state già prese in tal senso. Siamo convinti che solo agendo con responsabilità e spirito comunitario questa dura prova potrà essere vinta con limitazione del danno, che non è cosa astratta ma riguarda la vita concreta delle persone più fragili. La nostra preoccupazione è quella che ogni cittadino sia coinvolto nella prevenzione come soggetto attivo, e al contempo quella di dare concreta prova di vicinanza istituzionale ai cittadini, affinché nessuno si senta lasciato solo.

Cogliamo l’occasione per esprimere solidarietà a tutti i lavoratori che sono in questo momento colpiti da questi necessari provvedimenti, ma che avranno ripercussioni dirette sul loro salario. Invitiamo quindi il Governo e la Regione Toscana a prevedere misure di sostegno sia per i lavoratori dipendenti attraverso l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, sia per gli autonomi, piccoli imprenditori, attraverso misure di defiscalizzazione e di sostegno diretto.

Infine vogliamo ringraziare tutti i lavoratori della sanità, medici, paramedici, personale infermieristico e tutti i professionisti che con il loro lavoro rendono possibile affrontare questo difficile momento nel modo migliore. A loro va tutto il nostro sostegno e la nostra vicinanza e ricordiamo che ciascun cittadino può agevolare il loro lavoro attraverso un comportamento serio e responsabile che si concretizza al momento cercando di limitare al massimo le uscite dalla propria abitazione.

Articolo Uno Toscana – Segreteria regionale