Non basta dire: occorrono investimenti per la crescita reale. Questo lo dicono praticamente tutti ed è diventato una sorta di spot da talk show. La differenza è il modello socio-economico che si vuole costruire e realizzare.
La mia Sinistra deve indicare forte e chiaro un nuovo modello di sviluppo che sia alternativo e credibile superando i dogmi del neoliberismo e aggredire la questione diseguaglianze.
Gli assi portanti dovrebbero essere due: tasse e occupazione.
Tasse: sfatiamo il criterio della riduzione oltranzista delle tasse sempre e comunque. Occorre una riforma fiscale molto seria dove: si riduca la pressione sul lavoro dipendente; si faccia pagare chi elude e/o evade; si aumenti il prelievo a chi ha di più, ovvero un aumento delle aliquote maggiori per i più ricchi ed una più incisiva imposizione sui patrimoni. La tassazione equa e progressiva è del resto prevista dal Titolo IV, articolo 53 della Costituzione.
Occupazione: l’obiettivo della “piena e buona occupazione”, come riproposto con il Patto del Lavoro dalla nuova CGIL. Questo significa trattare l’occupazione come diritto, non come elargizione di benefici monetari al popolo: Principi Fondamentali, articoli 1, 3 e 4 della Costituzione. Bisogna rifiutare la “jobless society” intrinseca nel funzionamento spontaneo del capitalismo globale e finanziario. Le profonde trasformazioni in atto andrebbero affrontate con un modello “mission oriented”, con forti politiche industriali e territoriali; con energiche iniziative in innovazione tecnologica e ricerca applicata; con un popolare ecologismo attraverso rigenerazione urbana, riqualificazione dei territori, utilizzo circolare delle risorse, cultura e benessere civile.
Tutto questo sottende anche un nuovo ruolo dello Stato innovatore e imprenditore: capace di riequilibrare il rapporto politica-economia; chiamato ad assumersi investimenti a rischio di interesse sociale; chiaro nel pretendere la responsabilità di impresa come previsto al Titolo III, articolo 41 della Costituzione.
La Sinistra è “necessaria come il pane” per il nostro Paese, come per la nuova auspicabile Europa.
Ma deve generare emozioni con energia, moralità e visione. Attraverso un modello di sviluppo sostenibile ma in discontinuità. Il cosiddetto “Socialism Green New Deal” sta emergendo paradossalmente proprio in pieno regime protezionistico americano: Bernie Sanders e Alexandria Ocasio-Cortez, come spina nel fianco dell’amministrazione Trump, stanno dando corpo a un nuovo fronte progressista internazionale, con target ambiziosi proprio su tasse ed occupazione.
Anche da noi è tempo ormai di un soggetto politico nuovo non il ripristino di un soggetto già sconfitto ed inesorabilmente datato.