Meno disuguaglianze, più sostenibilità: l’esempio di Ri-diamo a Travacò

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Travacò Siccomario è un comune alle porte di Pavia, 4600 residenti e confluente di 2 importanti fiumi, Po e Ticino. Territorio molto vasto, circondato da argini per evitare inondazioni, destinato a uso agricolo e per secoli inviso alla residenza per umidità e nebbie. Con lo sviluppo urbanistico degli anni ’70 e una accresciuta sensibilità all’ambiente e al verde è diventato progressivamente molto appetibile dai costruttori e solo una politica amministrativa abbastanza ferma e accorta ha evitato da un lato sfregi al territorio e dall’altro ha coltivato e irrobustito le sue caratteristiche attraverso una larga rete di piste ciclabili, raccolta differenziata porta a porta, associazionismo diffuso.

A tutt’oggi la lista civica che governa Travacò è imperniata sui valori e la sensibilità della tutela ambientale, della salvaguardia del territorio, della solidarietà e della partecipazione dei cittadini. Sia nella costruzione dei programmi che nei percorsi di realizzazione degli stessi.

L’idea di far nascere un “Centro del Riuso” a Travacò è emersa in un incontro pubblico preelettorale, di definizione del programma per le elezioni Comunali nel 2014, con le seguenti riflessioni:

  • Ciascuno conserva in casa, chi più chi meno, cose in buono stato di tutti i tipi, che non usa più, che gli spiace buttar via, che non porterebbe mai a un mercatino dell’usato, ma che metterebbe volentieri a disposizione per fare una buona azione e aiutare chi ha bisogno. O semplicemente per ridare nuova vita all’oggetto invece di distruggerlo.
  • La crisi economica ha colpito anche fasce di popolazione locale, sia con la disoccupazione che con la riduzione di reddito disponibile, allargato diseguaglianze.
  • Vi era un uso abbondante e distorto della discarica ove dovrebbero confluire, per logica, solo i rifiuti e non quanto può essere recuperato attraverso il recupero, il riciclo e il riuso.
  • Obiettivo anche una riduzione o compressione della relativa tassa Tari.

Travacò usciva, molto positivamente e con il contributo attivo dei cittadini, da cinque anni di raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti urbani. Il che, consolidato nel tempo, lo ha portato ad essere dichiarato “comune Riciclone” tra i primi in Lombardia, con oltre il 90% di differenziato. La creazione di un Centro del Riuso andava quindi a consolidare questo indirizzo.

Ruolo del comune, luogo, aspetto economico, organizzazione, regole, rapporto con i cittadini

Il Comune ha avuto un ruolo fondamentale:

  • ha pubblicato un bando per la manifestazione di interesse al tema, invitando tutte le associazioni presenti sul territorio ad esprimere la propria disponibilità alla gestione del Centro qualora venisse realizzato;
  • ha messo a disposizione una porzione di fabbricato trasferito dal Demanio;
  • ha sottoscritto una convenzione con l’associazione locale “Amici della Biblioteca” resasi disponibile per la gestione del Centro Riuso;
  • ha partecipato a un bando della regione Lombardia che prevedeva fondi in materia;
  • ha ottenuto dalla regione 46mila euro, che sommati ad altri 24mila di fondi propri hanno permesso la ristrutturazione dell’edificio per prepararlo  al suo utilizzo.

Organizzazione: l’associazione Onlus Amici della Biblioteca, a finanziamento ottenuto dal comune, si è organizzata con alcuni volontari, pensionati e non, per la gestione del Centro a cui è stato dato nome Ri-Diamo;

  • per poter operare al meglio nella gestione si è avvalso della collaborazione del Centro di Capannori (Lucca), eccellenza in materia di Ri-Uso.
  • Capannori ha fatto da pioniere in Italia sul riciclo, ad un livello tale che l’Europa finanzia in loco una struttura di ricerca per il “Rifiuto Zero”.
  • Capannori ci ha arricchito di idee e fornito importanti spunti per la redazione di un regolamento base per la gestione di Ri-Diamo.

Raccordo con i cittadini:

  • molto importante la propaganda periodica, sia del comune che della associazione Amici della Biblioteca, attraverso opuscoli informativi, social network, web, posta, presso l’isola ecologica comunale
  • annualmente l’associazione e l’amministrazione comunale organizzano una manifestazione pubblica presso Ri-Diamo, con i residenti, i comuni della provincia e altri Centri del Riuso presenti in Lombardia. Obiettivo è una riflessione sul tema, sulle affinità organizzative e un invito ad allargare l’esperienza.

Ri-Diamo nel 2019 ha ricevuto riconoscimenti internazionali per la qualità del progetto dal Congresso Internazionale di “Città Slow” ed è stato visitato e pubblicizzato dal TG1 nazionale che gli ha dedicato ben due servizi in prima serata.

Il Centro ha oggi 3 anni di vita: come funziona e cosa ha realizzato finora?

  • Ri-Diamo, ad oggi, è strutturato con un gruppo base di 12 volontari che si alternano su 3 pomeriggi settimanali intervallati: lunedì, mercoledì, sabato;
  • Cosa arriva al Riuso? Tutti oggetti che fanno parte della casa o della vita quotidiana: vestiario e scarpe, suppellettili, articoli sportivi, attrezzeria da cucina, piccoli mobili, piccoli elettrodomestici, libri, giochi bimbi, pc, telefonia, cinema, musica…
  • Tutti i cittadini possono visitare e prelevare oggetti presenti nel centro, ma solo i residenti di Travacò possono conferirli; perché uno degli obiettivi del progetto è la riduzione dei rifiuti locali.
  • Il tutto avviene gratuitamente, salvo eventuali offerte a titolo volontario da parte dei singoli. Le stesse vengono usate dall’associazione a sostegno di iniziative e opere sociali nel comune.
  • l’associazione ha consolidato nel tempo rapporti di collaborazione con più realtà di volontariato della provincia, quali il carcere, la Caritas, migranti, sostegno al lavoro
  • esiste una offerta/domanda importante anche di mobili ingombranti che Ri-Diamo non può ad oggi ospitare per mancanza di spazio. Per dare risposta mettiamo in contatto diretto chi vuole disfarsi e chi potrebbe eventualmente essere interessato. È importante perché tali oggetti, essendo pesanti, influiscono nel costo smaltimento a carico del comune e quindi dei cittadini attraverso la Tari.

Dati in numeri da ottobre 2017 ad oggi:
Cittadini/famiglie che hanno usato  il centro Ri-Diamo: 730
Quantità di materiale arrivato al centro in tonnellate: 55
Oggetti portati al centro: 27.000
Materiale riciclato in tonnellate: 33
Oggetti riciclati: 15.000
Materiale finito in discarica: kg 773

Riflessioni finali:

Ri-Diamo si è affermato tra i cittadini come punto di riferimento del riciclo. È più che largamente apprezzato per le sue finalità e alla amministrazione comunale i cittadini ne riconoscono l’impegno. Uno degli obiettivi dell’Associazione è quello di poter disporre di spazi ulteriori per poter rafforzare l’offerta di nuovi servizi ai cittadini che frequentano il centro Ri-Diamo. Ciò sarà possibile solo se il Comune potrà accedere a nuovi finanziamenti dedicati a queste iniziative.

Ad oggi Travacò è l’unico comune della provincia di Pavia, su 182, dove è presente un centro del Riciclo grazie al progetto Ri-Diamo. Alla luce di questa esperienza e della propaganda sia del centro che da parte degli stessi cittadini che ne usufruiscono, tende però a crescere la sensibilità di altre amministrazioni comunali, c’è spinta di associazioni in questa direzione e il nostro obiettivo è favorirne la crescita per le larghe potenzialità descritte.

L’auspicio è che si rafforzi anche nel resto d’Italia l’attenzione delle autorità di governo preposte, ai fini di allargarne sia la sensibilità che la diffusione in tutto il paese.

Nando Perrucci

Classe 1951, migrante da Napoli in provincia di Pavia, già dirigente Cgil e iscritto al Pci, ha contributo alla nascita del Pd a Pavia, di cui è stato segretario di circolo. Ne è uscito ai tempi di Renzi e del suo Referendum, partecipando a tutte le iniziative nazionali e locali che hanno portato alla nascita di Articolo Uno e di LeU. Vive a Travacò Siccomario, e fa volontariato. Ha moglie, figlia, due gatti.