Napoli: In Comune a Sinistra, sostegno alla rete dei sindaci per acqua pubblica

Napoli
Domani 23 gennaio 2019 i Sindaci dei Comuni del Distretto idrico Sarnese Vesuviano (area Metropolitana di Napoli) votano per eleggere 10 componenti del consiglio dell’Ato (ambito territoriale ottimale). È un’occasiine per rilanciare il tema dell’acqua pubblica. Per questo motivo, come spieghiamo nel documento che segue è importante sostenere la lista della Rete dei Sindaci. Acqua Bene Comune significa il rispetto del risultato referendario.
Gruppo Napoli in Comune a Sinistra.
Mario Coppeto
Capogruppo
Di seguito ordine del giorno
I Consiglieri Comunali  di Napoli in Comune a Sinistra del comune di Napoli aderiscono al seguente appello promosso da tutti i sostenitori dell’Acqua Pubblica e Bene Comune dei comuni aderenti all’ ATO Sarnese Vesuviano:
Ai  Sindaci  dei comuni facente parte del Consiglio di distretto Sarnese Vesuviano
Al Presidente dell’Ente Idrico Campano
PREMESSO
• Che  L’Ente Idrico Campano,  istituito dalla legge regionale  15/2015 “Riordino del servizio idrico integrato ed istituzione dell’Ente Idrico Campano”, risulta essere in una situazione di stallo;
• Che l’E.I.C., ed in particolare il Consiglio di Distretto, ai sensi  dell’art.14 comma b della legge regionale  15/2015  è l’organismo deputato alla scelta del modello gestionale del servizio idrico integrato;
• Che il ritardo delle procedure di costituzione e l’insufficiente organizzazione dell’organismo E.I.C. determinano ritardi ed omissioni nell’esercizio delle sue funzioni, prolungando, di fatto nell’ambito distrettuale Sarnese Vesuviano, la gestione del servizio idrico integrato in capo alle società GORI S.P.A ;
• Che la Regione Campania non ha intrapreso alcuna azione istituzionale finalizzata ad accelerare il processo di costituzione e di operatività  dell’E.I.C. e ad avviare, conseguentemente, il percorso amministrativo  per  determinare la pubblicizzazione del servizio idrico integrato;
• Che i Comuni sono dei componenti del Consiglio di Distretto dell’Ambito Sarnese-Vesuviano;
• Che nel Referendum del 12 e 13 giugno 2011, oltre 26 milioni di italiani hanno espresso la volontà di abrogare la norma che prevede la remunerazione del capitale investito dal Gestore;
• Che i cittadini italiani, si aspettano che le amministrazioni locali ed i governi regionali e nazionale operino in conformità alle indicazioni così chiaramente espresse;
• Che il Comune di Napoli rappresenta uno dei pochi comuni in Italia ad aver ottemperato alla volontà referendaria attraverso la  gestione pubblica del servizio idrico integrato con ottimi risultati sul piano  gestionale e del livello delle tariffe cittadini garantendo un diritto di rilevanza costituzionale
Considerato
– l’imminenza delle elezioni suppletive al Consiglio di Distretto Sarnese Vesuviano  dell’Ente Idrico Campano, convocate per la data del 23 gennaio 2019,  al fine di sostituire i componenti decaduti di tale organismo;
– la gravità del comportamento e delle determinazioni  assunte da alcuni membri del Consiglio di distretto  Sarnese Vesuviano al fine di impedire l’elezione di un rappresentante appartenente alla Rete dei Sindaci per l’acqua pubblica;
– l’importanza centrale di sostenere la lista della Rete dei Sindaci per l’acqua pubblica al fine di avviare il processo decisionale di ripubblicizzazione del servizio idrico nell’ambito distrettuale Sarnese – Vesuviano ed estromettere la Gori S.p.a da tale  gestione vessatoria.
chiedono
– Ai Sindaci membri del Consiglio di Distretto Sarnese Vesuviano dell’Ente Idrico Campano di sostenere i candidati delle lista delle Rete dei Sindaci per L’Acqua Pubblica  nelle elezioni del prossimo 23 gennaio e di procedere nel fermo percorso  istituzionale ed amministrativo intrapreso già da Comune di Napoli  per difendere il bene comune  acqua e sottrarla agli interessi economici;
– al Presidente dell’Ente Idrico Campano ed ai membri del Consiglio di Distretto Sarnese
Vesuviano dell’Ente Idrico Campano di  intraprendere, in tempi rapidi, per quanto di sua competenza, ogni azione istituzionale finalizzata alla gestione pubblica del servizio idrico integrato, interrompendone, conseguentemente, l’onerosa gestione privata.