Modena: Trande coordinatore provinciale, unitari ma nel segno del cambiamento

Modena

L’assemblea provinciale degli iscritti di ” Articolo Uno-Mdp ” ha eletto, ieri domenica 15 luglio, il Segretario provinciale, il Coordinamento provinciale e i delegati per l’Assemblea regionale del 19 luglio e nazionale di domenica 22 luglio.

Questo l’esito delle votazioni degli iscritti:

– Paolo Trande​, medico, 52 anni, Consigliere comunale e capogruppo a Modena è stato eletto coordinatore provinciale

– eletto il coordinamento provinciale
composto da 29 membri (13 donne e 16 uomini, con tutte le zone della provincia rappresentate) che svolgerà la funzione di direzione politica, fra cui , oltre al Segretario provinciale :

Maria Cecilia Guerra; Agnese Ambrosi; Carmelo Belardo; Andrea Bosi; Cinzia Cornia; Mauro Malavasi; Francesco Martinelli; Sandra Mattioli; Brunella Piccinini; Sergio Rusticali; Camilla Scarpa; Rita Tonus; Patrizia Villani; Gianni Ballista; Gabriele Bettelli; Maura Martinelli; Nadia Zinnai; Rita Bellei; Sonia Canadè; Sergio Palazzini; Diego Capponi; Maurizio Montanari; Giancarlo Barbieri; Riccardo Bigoni; Salvatore Colucci; Pavlos Tselifis.

– eletti i 20 delegati/e modenesi alla Assemblea Regionale del 19 luglio (11 donne e 9 uomini) chiamati alla elezione del coordinamento regionale e del coordinatore

– eletti i 7 componenti modenesi alla Assemblea nazionale del 22 luglio (4 donne e 3 uomini) chiamati alla discussione del documento e alla elezione del coordinamento e del coordinatore nazione

“Ringrazio iscritte e iscritti di Modena per l’ampia partecipazione e per l’elezione unanime. La nostra conferenza politico-programmatica locale sarà al servizio del percorso di nascita del nuovo soggetto politico a partire da “Liberi e Uguali” e attraverso il principio democratico “una testa, un voto”. Abbiamo l’importante obiettivo di riunire sotto un’unica insegna la sinistra: unitari, ma nel segno di un forte cambiamento. Localmente e nazionalmente. Una sinistra popolare, radicata, rinnovata, aperta ai contributi delle singole personalità e delle forze civiche e sociali progressiste. Una sinistra forte delle sue idee a partire dal contrasto alle crescenti disuguaglianze, attraverso le proposte per il lavoro di qualità, la scuola e la sanità pubbliche e universali, la valorizzazione e la democratizzazione dei “beni comuni” a partire dall’ambiente, dall’acqua, dal valore degli enti locali e della loro autonomia – dichiara il neo eletto coordinatore provinciale Paolo Trande-

Il 2019 sarà l’anno del rinnovo di molte amministrazioni comunali e del governo regionale: la sinistra a Modena farà un percorso autonomo, partecipato con cittadini e cittadine per la definizione del profilo e delle proposte di governo che saranno l’unica bussola sulla quale costruire quell’ampio fronte progressista e democratico utile anche a fermare l’avanzata delle destre. La difesa dei valori e della funzione della sinistracoltivata nell’afflato unitario che sentiamo, al pari della maggioranza delle elettrici ed elettori del vecchio centrosinistra, non consiglia in alcun modo la costruzione d’indistinte “ unioni sacre”, di alleanze “contro”, o con pezzi di centrodestra che da almeno quattro anni si sono dimostrate inadatte a fermare le destre ma suggerisce di sviluppare una umile analisi critica, ed autocritica, rispetto a molte delle scelte fatte in questi anni, rilanciando proposte di governo realmente innovative. Ognuno faccia la sua parte, iniziando dalle altre forze del vecchio centrosinistra, provando ad offrire una discontinuità di proposta e interpretando il cambiamento richiesto dai nostri cittadini.

Nazionalmente, nessun dubbio: sarà opposizione rigorosa e intelligente al governo giallo-verde ad egemonia leghista lepenista. Dopo circa cinquanta giorni di Governo abbiamo solo della pessima propaganda sui migranti, un Parlamento fermo e i primi atti di Governo su temi del lavoro che appaiono “confusi e cerchiobottisti”; mentre sul “decreto dignità” c’è qualche timido segnale positivo (sulla limitazione dei contratti a tempo determinato) si dà il via libera al ripristino dei voucher che rappresentano una delle forme più umilianti nei rapporto di lavoro.
Al netto dei temi costituzionali e democratici, la nostra sarà un’opposizione parlamentare propositiva e politica diversa rispetto a chi negli ultimi anni ha varato il Jobs Act, la Buona Scuola, l’abolizione dell’IMU anche ai super-ricchi, le politiche dei bonus e ha tentato, sconfitto, di svuotare di qualità democratica la nostra Costituzione.

Adesso al lavoro e porte aperte a tutte le donne e gli uomini che pensano, come noi, che sia necessario riorganizzare la sinistra, partendo dall’analisi dell’evoluzione della società, tornando a mettere al centro delle nostre azioni istituzionali e nella società l’uguaglianza e la libertà di tutti gli esseri umani”.