Massa: mozione di Articolo 1, intitolare un parco pubblico ad Anna Frank

Massa Carrara

Nei mesi scorsi il nome di Anna Frank è tornato all’onore delle cronache come strumento di provocazione e di dileggio ad opera di tifoserie organizzate, che hanno inteso usare una delle vittime simbolo dell’Olocausto, come messaggio denigratorio rivolto ad altre tifoserie. Risulta del tutto evidente come ciò sia inaccettabile e costituisca serio motivo di preoccupazione che non può essere più ignorato, ma che necessiti di una ferma risposta che contrasti con decisione non solo l’atto in sé, ma soprattutto la regressione culturale e politica che tali episodi rivelano. Non può sfuggire infatti che non solo s’intende riscrivere, avvilendola, la storia ma, con inusitata violenza, s’intende in qualche modo rivendicare la legittimità dell’Olocausto quale atto rivolto a persone spregevoli ed inferiori. Vi è in ciò un salto di qualità rispetto agli usuali rigurgiti nazifascisti che nel corso di questi anni hanno accompagnato lo sviluppo democratico della nostra società come fatto marginale, non sottovalutabile, ma nello stesso tempo  privo di una qualsiasi incidenza significativa. Oggi il combinato disposto tra crisi economica e sociale che ha rivelato le fragilità degli  attuali assetti economico sociali, il perdurante attacco delle forze neoliberiste atto a rompere meccanismi di coesione sociale e di  creare le condizioni di un ipersfruttamento del lavoro, le difficoltà evidenti delle istituzioni nel governo di fenomeni complessi di governo della fase attuale, come le migrazioni, sia all’interno dei singoli paesi che nello scenario globale, ha creato un “brodo di cultura “in cui una nuova destra tende ad affermarsi, riproponendo logiche, obiettivi e comportamenti atti a far arretrare le lancette della storia come nel caso dell’aggressione di Como. Infatti se volgiamo lo sguardo non solo nelle aree più difficili del nostro paese ma anche nel resto d’Europa ed oltre, possiamo osservare come tali fenomeni assumano forza e radicamento: dall’est Europa agli stessi Stati Uniti, ipotecando seriamente il processo di civilizzazione umana. In questi scenari s’inserisce l’episodio che ha offeso la storia, l’immagine e il dramma di questa giovane adolescente che ha ragione è stata assunta a simbolo di speranza per il futuro dell’umanità, dove la stessa fragilità diviene immensa forza di progresso in grado di unificare in uno sforzo comune tutte le persone di buona volontà. Ma ciò non può avvenire senza un impegno costante e determinato da parte dei sinceri democratici, che affermi costantemente i valori e gli istituti della democrazia repubblicana sanciti dalla costituzione nata dalla resistenza al nazifascismo.

Ciò premesso e considerata la cultura democratica della città di Massa, la sua storia e le aspirazioni di progresso della comunità cittadina,

il Consiglio Comunale ritiene pertanto utile e necessario affermare attraverso un atto concreto ancorché simbolico la propria condanna del vilipendio della figura della concittadina europea Anna Frank; il fermo rigetto di ogni rigurgito reazionario teso a dare cittadinanza politica a culture, ideologie e pratiche politiche di stampo neonazista condannate dalla storia come nei recenti fatti di Como; d’ispirare la propria azione agli ideali di civiltà, di convivenza civile e progresso sociale sanciti dalla costituzione repubblicana scaturita dalla lotta antifascista.

Tutto ciò premesso e considerato impegna l’amministrazione cittadina a promuovere, con appositi atti, l’intitolazione di un giardino pubblico della città alla memoria di Anna Frank, di ampiezza e localizzazione adeguata, atto a costituire punto di riferimento per l’intera città. In tal senso come prima ipotesi s’individua il parco pubblico posto tra Viale Vecchio e via Fratelli Rosselli, adoperandosi perché l’inaugurazione di tale parco-giardino avvenga per il prossimo gennaio in occasione della giornata della memoria.

  • Di promuovere, anche attraverso la donazione del libro “Il diario di Anna Frank” agli alunni delle terze classi delle scuole medie inferiori della nostra città, perché tale testo divenga occasione  di studio e riflessione per gli adolescenti che s’affacciano alla vita e a impegni più gravosi, fortificandoli con una memoria civile condivisa che li prepari ad una piena e attiva cittadinanza fondata sugli imperituri valori della nostra costituzione.
  • Di  negare, nell’ambito della legislazione vigente, l‘uso e la praticabilità di ogni spazio o struttura cittadina a ogni soggetto sociale o politico che abbia nella propria cultura politica, nei propri programmi e finalità la negazione dell’Olocausto, lo svilimento delle vittime del nazifascismo e la riproposizione sotto qualsiasi forma di tale ideologia.

Propositore: Sabrina Bertelloni (Comune di Massa, gruppo consiliare Articolo Uno-MDP).