Manduria: unificare la sinistra, non ripetere antichi errori. Il documento del circolo “Alfredo Reichlin”

puglia

Il circolo “Alfredo Reichiln” di Articolo Uno-Movimento Democratico e Progressista, costituitosi , a Manduria, il 3 marzo 2017, riunito in assemblea, il 19 giugno 2017 dopo una analisi sullo stato attuale dell’azione politica del movimento all’interno dei diversi livelli nazionale, regionale, provinciale e cittadino e dopo aver democraticamente dibattuto sugli orientamenti che sembrerebbero emergere;
nella convinzione che l’implosione all’interno del Partito Democratico culminata nell’abbandono di autorevoli rappresentanti del partito, poi confluiti in Articolo Uno, abbia avuto prodromi significativi nelle precedenti prese di distanza di onorevoli quali Civati, Fassina, ecc. e che vale per tutti l’avversione alle scelte scellerate di una governance del PD che ha perso ogni riferimento con l’elettorato di base, contribuendo alla promulgazione di leggi che realizzano politiche contro l’interesse della maggioranza del paese e di chiara impronta di centro destra (job-act, buona scuola, welfare, voucher 1 e 2, politica fiscale ed economica, riforma costituzionale);
considerando che se tutto ciò è accaduto è, con grande probabilità, il frutto avvelenato di una mai compiuta fusione delle due anime che parteciparono alla stessa nascita del Partito Democratico (DS e Margherita) e nell’assoluta condivisione che Articolo Uno debba spendersi sui territori per far riemergere nell’intero paese quella supremazia dei valori di una SINISTRA che metta al centro della politica l’interesse delle persone e non del capitale, ove questi entrassero in conflitto;
dopo gli eventi romani del 17 e 18 giugno (p.zza S.Giovanni e Teatro Brancaccio) ed in attesa della mobilitazione del 1° luglio,

delibera ed esprime l’auspicio che, prima della creazione di una vasta area progressista di centro-sinistra, obiettivo di medio termine che ci porti a competere attivamente e fattivamente nella prossima competizione elettorale politica, si proceda ad un serio tentativo di riunificazione delle frastagliate anime della sinistra attraverso la condivisione di programmi concreti, partendo dai comuni ideali. E infine pensa che non si possano ripetere antichi errori, anzi, che occorra imparare da antichi errori, per ridare al Paese un’ansia morale di cambiamento fuori da facili entusiasmi, dannosi populismi, pericolosi interessi personali o di categoria.