“Dove sono finiti i 12 milioni di euro di finanziamenti pubblici utilizzati dal colosso mondiale della chimica, soldi che sarebbero dovuti rimanere sul suolo italiano e che invece sembra siano stati utilizzati per investimenti all’estero visto che ha deciso di smantellare lo stabilimento in Brianza, mettendo alla porta 187 lavoratori? Il caso della K-Flex, è uno tra i tanti”. Lo domanda in una dichiarazione il capogruppo alla Camera del Movimento Democratici e Progressisti, Francesco Laforgia.
“Le imprese che ricevono aiuti statali – afferma – non possono fuggire e questo, non è neanche il caso di un marchio in crisi, quindi siamo all’assurdo. C’è un’etica della responsabilità – continua Laforgia- che deve investire il capitalismo italiano, fatto anche di imprenditori ingordi e senza uno sguardo sul Paese, che offendono le tante imprese sane che per fortuna esistono e di cui andare fieri. La politica deve mettere dei paletti: chi prende soldi pubblici ha una responsabilità in più, nei confronti dei lavoratori, delle comunità e del paese. Prima di smobilitare o delocalizzare, queste imprese dovrebbero dare qualche ‘spiegazione’ in più. Una politica industriale seria parte anche da qui. Chiederemo un impegno serio al Governo e al Ministro dello sviluppo economico”.