Il testo del Milleproroghe approvato al Senato sulla Scuola lascia a casa 1300 docenti che avevano già superato l’anno di prova, oltre le 500 che in Veneto erano già state licenziate.
Questi insegnanti si trovano all’improvviso nella condizione di non poter più insegnare, oltretutto con l’onere di non percepire alcuna indennità di disoccupazione, non ricorrendone le condizioni di legge.
Gli stessi insegnanti in possesso dei requisiti di servizio previsti all’articolo 4, comma 1 del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87, convertito dalla legge 9 agosto 2018, n. 96 recante: «Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese», hanno partecipato al concorso straordinario e sono in attesa della nomina in ruolo che, in base alle realtà territoriali, potrebbe arrivare non prima di alcuni anni.
Considerato inoltre che è necessario salvaguardare la continuità didattica nell’interesse degli alunni per tutta la durata dell’anno scolastico 2019/2020.
Si chiede al governo di confermare nei ruoli il personale che ha superato positivamente con giudizio collegiale l’anno di prova;
valutare l’opportunità di trovare soluzioni anche di tipo legislativo per la salvaguardia della continuità didattica e del diritto di studio.
valutare l’opportunità, contestualmente ai nuovi bandi di concorso, di riaprire le graduatorie GAE fino al completo esaurimento.