“Un errore politico rivendicare forme di autonomia differenziata per la Regione Campania, come ha fatto oggi il Consiglio regionale con l’approvazione di un ordine del giorno di Forza Italia. De Luca intervenga per impedirlo”. Lo dichiarano Federico Conte e Michela Rostan, deputati di Liberi e Uguali.
“Un conto – continuano i due parlamentari – è chiedere che il percorso per l’attuazione del regionalismo differenziato, invocato dalle regioni del Nord, esca dalle stanze tecniche e diventi un argomento di discussione politica ampia e partecipata; altra cosa è chiedere anche per la Campania di accedere a ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, senza che siano stati fissati preventivamente i Livelli essenziali delle prestazioni (Lep), come prevede la Costituzione. In mancanza di questi, infatti, i costi standard per i servizi verranno calcolati, anche per la Campania, così come per Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, sulla capacità di gettito fiscale, ovvero sulla ricchezza prodotta, che al Sud è nettamente inferiore. In altre parole, meno ricchezza meno servizi. Rivendicare l’autonomia a queste condizioni significa dare man forte alle spinte secessioniste in corso e velocizzarne l’attuazione. Si realizzerebbe cosi il federalismo dei ricchi e non quello politico: delle funzioni e dei servizi. Solo parametrando i costi standard al fabbisogno necessario a garantire i Lep, individuati preventivamente con il più ampio coinvolgimento degli attori politici e sociali, con una legge del Parlamento, potrà essere assicurata un’equa ripartizione delle risorse tra le Regioni, collegata ai bisogni e non alle ricchezze. Questa è l’unica via per evitare ulteriori tagli al Sud. Il Governatore spenda il peso politico della seconda regione italiana per bloccare una procedura che penalizza il Mezzogiorno e attenta all’unità politica, culturale e economica del Paese.”