Ormai da giorni il Veneto assiste alla stesa quotidiana messa in scena: un palcoscenico allestito dal presidente della Regione per confondere il pubblico dando numeri privi di contestualizzazione, al solo scopo di nutrire la bolla mediatica nella quale si è rinchiuso.
Peccato però che questa scelta stia rendendo ogni giorno che passa il Veneto prigioniero del sars-cov-2, che ormai ha saturato le strutture ospedaliere e le terapie intensive.
Ci saremmo attesi, ad esempio, che il presidente Zaia facesse tesoro dell’allarme lanciato dalle organizzazioni sindacali che hanno denunciato la carenza delle Unità di Continuità assistenziale, il dramma che sta colpendo gli ospiti delle RSA, la farsa dei tamponi rapidi.
La risposta del presidente Zaia è stata invece un’ordinanza del tutto lacunosa, semplicemente inapplicabile perchè manca del coraggio di chi governa di assumersi fino in fondo le responsabilità.
Un’ordinanza che mette sullo stesso piano le ragioni sanitarie e quelle economiche, tradisce semplicemente la volontà di non scegliere, mentre fuori dalla bolla il virus ormai dilaga.
Per parte nostra, crediamo che le richieste fatte dalle organizzazioni sindacali, dai rappresentanti di chi sta lavorando ogni giorno nelle strutture ospedaliere e territoriali siano la barra giusta su cui rimettere una nave pericolosamente alla deriva.
Così un comunicato di Articolo Uno regione Veneto