Il Governo non può essere indifferente alla grave situazione di crisi dell’azienda Superjet International, e ha l’obbligo di essere protagonista per garantire l’occupazione e il salario ai 144 occupati del sito di Tessera, che salgono a oltre 200 considerando l’indotto.
Il blocco dei conti correnti dell’azienda operato unilateralmente e senza preavviso dalle banche la scorsa settimana pregiudica nei fatti già gli stipendi di questo mese, e si aggiunge alla crisi derivata dall’aggressione russa all’Ucraina che ha bloccato i flussi economici dell’azionista di maggioranza, Sukhoi.
Quella delle banche è una scelta grave, avvenuta senza confronto con le parti sociali, con la quale si mette in ginocchio una realtà produttiva insieme ai suoi lavoratori.
Ma ancor più grave sarebbe che lo Stato italiano, che pure è presente in Superjet attraverso il 10% di Leonardo, rinunciasse ad esercitare un ruolo e trovare una soluzione per garantire la continuità dei salari e la stabilità occupazionale.
E’ giunto il momento che Leonardo faccia chiarezza sulla volontà di investimento sull’insieme del polo aeronautico di Tessera, come già ha chiesto con un’interrogazione parlamentare il capogruppo di LeU-Articolo Uno Federico Fornaro.
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