Un’altra situazione di grave sfruttamento lavorativo allo stabilimento Fincantieri! A più di 100 anni dalla nascita di porto Marghera, lo scandalo della paga globale in subappalto continua e certamente investe altri settori perché situazioni come questa, di vera e propria schiavitù, di donne e uomini costretti dal ricatto ad accettare tutte le condizioni imposte erano accadute anche prima della pandemia.
Non è cambiato nulla! Siamo tutti chiamati in causa e serve una risposta più forte a partire dalle istituzioni.
Se questo accade in una grande azienda dello Stato, cosa succede in realtà più piccole e dove è meno presente il sindacato?
E’ ormai chiaro, fin dal 2018, che proprio il meccanismo di subappalto e della “paga globale” è nei fatti il varco d’accesso per lo sfruttamento dei lavoratori, quando non per prossimità e collusioni con esponenti della criminalità.
Di fronte a questa situazione l’azienda non può chiamarsi fuori, ma non lo possono neppure le istituzioni veneziane, regionali e nazionali, come pure le organizzazioni datoriali, che troppo spesso hanno lasciato il sindacato solo nel denunciare questa situazione.
La Costituzione non può fermarsi al di fuori dei luoghi di lavoro, è indispensabile che il governo intervenga immediatamente con nuove e più stringenti misure contro qualsiasi forma di sfruttamento e per fare definitivamente chiarezza sulla situazione dello stabilimento Fincantieri di Venezia, anche per questo presenteremo nelle prossime ore un’interrogazione parlamentare in merito
Il segretario regionale Articolo Uno Veneto
Responsabile nazionale infrastrutture
Gabriele Scaramuzza Il segretario metropolitano
Articolo Uno Venezia
Gianluca Trabucco