Articolo Uno Veneto: stop a tutte le guerre, sostenere appello dell’Onu

Veneto

Le guerre si consumano in tutto il mondo vicino e lontano dall’Europa:

In Africa: Burkina Faso (scontri tra etnici), Egitto (guerra contro militanti islamici ramo Stato Islamico), Libia (guerra civile in corso), Mali (scontri tra esercito e gruppi ribelli), Mozambico (scontri con ribelli RENAMO), Nigeria (guerra contro i militanti islamici), Repubblica Centrafricana (spesso avvengono scontri armati tra musulmani e cristiani), Repubblica Democratica del Congo (guerra contro i gruppi ribelli), Somalia (guerra contro i militanti islamici di al-Shabaab), Sudan (guerra contro i gruppi ribelli nel Darfur), Sud Sudan (scontri con gruppi ribelli);

In Asia: Afghanistan (guerra contro i militanti islamici), Birmania-Myanmar (guerra contro i gruppi ribelli), Filippine (guerra contro i militanti islamici), Pakistan (guerra contro i militanti islamici), Thailandia (colpo di Stato dell’esercito Maggio 2014);

In Europa:Cecenia (guerra contro i militanti islamici), Daghestan (guerra contro i militanti islamici), Ucraina (Secessione dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk e dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Lugansk), Artsakh ex Nagorno-Karabakh (scontri tra esercito Azerbaijan contro esercito Armenia e esercito del Artsakh (ex Nagorno-Karabakh);

In Medio Oriente: Iraq (guerra contro i militanti islamici dello Stato Islamico), Israele (guerra contro i militanti islamici nella Striscia di Gaza), Siria (guerra civile), Yemen (guerra contro e tra i militanti islamici);

In America Latina: Colombia (guerra contro i gruppi ribelli).

Senza dimenticare tutti i popoli senza stato, a partire dai Curdi attaccati dalla Turchia, fino al popolo del Saharawi perseguitato nella propria terra dal Marocco, passando per i popoli che vivono all’interno delle foreste amazzoniche e rischiano l’estinzione.

Molte di queste guerre sono cosiddette “per procura” in cui si giocano interessi di nazioni diverse da quelle direttamente coinvolte ma da queste sono alimentate e sostenute.

Stupisce e rammarica l‘assordante silenzio seguito all’appello dell’ONU di interrompere tutti i conflitti in atto nel nostro mondo.

Sappiano che nelle guerre di oggi sono proprio i civili le principali vittime e queste  popolazioni, di fronte alla pandemia,  risultano essere del tutto indifese, senza alcuna possibilità  di sopravvivenza nelle condizioni in cui la morte e la sofferenza sono la quotidianità.

L’essere umano come abitante di questo pianeta non può chiudere gli occhi su quello che potrebbe diventare una terribile carneficina.

L’interruzione di ogni ostilità deve essere un obbligo morale, una necessità concreta, l’unica opzione possibile in questo momento in cui la vera e unica battaglia deve essere quella comune contro la pandemia.

Può vincere un pavido egoismo oppure può essere l’occasione per l’essere umano per dimostrare la propria capacità di raziocinio, il riscatto di fronte alle tante ingiustizie perpetrate nella storia.

Articolo Uno appoggia senza riserve la richiesta dell’ONU di interrompere ogni conflitto nel mondo e di concentrare ogni sforzo intellettuale, economico e scientifico per superare insieme, come essere umani, questo difficile momento; chiede alle istituzioni locali, nazionali, europee e mondiali di porre in atto tutte le possibili strategie affinché tale iniziativa si possa concretizzare e di interrompere ogni fornitura di armi ai paesi coinvolti nelle guerre.

ARTICOLO UNO – FORUM DONNE VENETO