È senza dubbio da accogliere positivamente l’esito dell’incontro di ieri tra le rappresentanze sindacali di CGIL, CISL e UIL e il Comune di Venezia in merito al futuro del capannone del petrolchimico.
Nelle scorse settimane anche Articolo Uno aveva auspicato una soluzione che confermasse e mantenesse il capannone come casa dei lavoratori di Porto Marghera. Con le visite di Maria Cecilia GUERRA, sottosegretaria al MEF, e di Pierluigi BERSANI, avevamo portato la nostra solidarietà alla mobilitazione organizzata dal sindacato.
Da questa vicenda la mobilitazione deve prendere ancora più forza, e riguardare complessivamente le ragioni del lavoro e l’impegno per la ripresa produttiva del polo manifatturiero di porto Marghera.
Proprio Pierluigi Bersani, una settimana fa, nel definirlo un “tabernacolo del lavoro” aveva lanciato la proposta di organizzare al capannone il tavolo nazionale per la chimica, per dare futuro ad una filiera strategica da troppi anni in affanno.
Ripartiamo proprio da qui, per ridare certezza di futuro al polo produttivi di porto Marghera.
Il segretario regionale Articolo Uno Veneto
Gabriele Scaramuzza
Il segretario metropolitano Articolo Uno Venezia
Gianluca Trabucco