Articolo Uno Veneto: nuovi contagi, il re è nudo. La responsabilità è di Zaia

Veneto

Se in una settimana in Veneto l’indice RT di contagio è salito da 0.43 a 1,63, la causa non è un singolo focolaio scoppiato per gli atteggiamenti irresponsabili di una persona, bensì è il segnale che la situazione rischia di essere del tutto fuori controllo.

Del resto, se per settimane il presidente della Regione Zaia ha predicato la totale sicurezza del Veneto, ha abolito i vincoli di capienza per il trasporto pubblico perché non era in grado di potenziare i servizi, ha continuato a spargere messaggi rassicuranti incurante dei segnali di attenzione e prudenza del mondo scientifico, è chiaro che la gente si sente legittimata a comportarsi come se il virus non esistesse più.

Anziché profondersi in estenuanti conferenze stampa senza contraddittorio, il presidente della Regione avrebbe dovuto ascoltare con semplicità il parere della comunità scientifica. A nulla serve ora invocare in maniera confusa tso e carceri, perché la prima responsabilità è la sua, che ha conculcato nella popolazione veneta l’idea che tutto è passato.

Anche la promessa di una nuova ordinanza è una pallottola spuntata, come dimostrato con le dichiarazioni di oggi. Il re è nudo, e la responsabilità maggiore di questa situazione di potenziale balzo all’indietro è solo del presidente della regione Veneto e dei suoi sodali di giunta.

Gabriele SCARAMUZZA – Segretario di Articolo Uno Veneto