Articolo Uno Veneto: il 25 aprile e la recidiva Donazzan

Veneto

Come per qualche malattia, l’assessora all’istruzione ogni 25 Aprile mostra il suo esser recidiva.

A nulla serve donare libri, perché come per molte malattie è diventata resistente a non voler comprendere che il 25 Aprile è la festa della liberazione, liberazione dai nazifascisti avvenuta grazie al sacrificio di molte partigiane e partigiani. Disconosce così la storia della sua terra, mostrando arroganza ed ignoranza. Non sa – o non vuole ricordare – che molte città del Veneto sono medaglie d’oro.

Ricordiamo un episodio storico, solo uno per non farle fare confusione visti i limiti di conoscenza storica che mostra. A Bassano Del Grappa, il 26 settembre 1944, 31 ragazzi vengono seviziati ed impiccati dai nazisti con la complicità dei gerarchi fascisti. A tale orrore furono costrette ad assistere le madri e tutta la cittadinanza. Possiamo però anche parlarle dell’Eccidio di San Michele, di quello di Malga Zonta…

È grave che le istituzioni abbiano rappresentati che del fascismo ne fanno un vanto, perché non può essere altro che farsi vanto del proprio essere ancora testardamente dalla parte sbagliata l’unica ragione che può portare una politica a celebrare l’infoibamento di alcuni soldati tedeschi proprio nel giorno della liberazione. Nel giorno in cui si ricorda la gente che ha dato la sua vita in modo tragico e violento per portarci la democrazia che permette a lei di poterne fare scempio. Non esiste un altro 25 aprile, tutto ciò che non è celebrazione della libertà conquistata è supportare il fascismo, decretato illegale nella nostra costituzione.

E come sempre è grave che il presidente Zaia, ad ogni uscita dell’assessora Donazzan, continui a fare finta di nulla.

Come c’insegna la medicina, però le recidive sono molto più pericolose della malattia, forse è per questo che provare a regalare libri di storia, l’unica medicina contro i rigurgiti fascisti, con la Donazzan non è servito a nulla.

Per questo chiediamo al Presidente Zaia, ancora una volta, di rimuovere finalmente l’assessora Donazzan dall’incarico. Ricordiamo al Presidente della Regione Veneto che deve scegliere da che parte stare, proprio come ci insegna la storia del 25 aprile.

Con il 70% dei voti dei veneti, presidente Zaia, volete stare dalla parte delle città che hanno combattuto il regime nazifascista o dalla parte di un’assessora che con ha mai smesso di incitare a dimenticare la storia e a riscriverla?

 

Gabriele Scaramuzza, Segretario Articolo UNO Veneto

Delizia Catrini, Segretaria Articolo UNO Vicenza

Mauro Beraldin, Segretario Articolo UNO Bassano del Grappa