Il quadro che emerge dalle indagini dai 5 anni di indagini della Guardia di Finanza sulla situazione dei lavoratori in subappalto della Fincantieri conferma la denuncia che ne fece già nel 2018 il sindacato, a partire dalla FIOM.
Oltre 2.000 lavoratori coinvolti nel meccanismo perverso della “paga globale”, che azzera tutti i diritti dei lavoratori, la conferma che la filiera del subappalto è organizzata per abbassare la qualità del lavoro e indebolire sempre più le persone che vi sono impiegate, oltre ad evadere ed eludere il fisco da parte delle imprese coinvolte.
Tutto questo, è bene ribadirlo, è accaduto sotto il silenzio delle Istituzioni, a partire dal Comune di Venezia e dalla Regione Veneto, e con un atteggiamento autoassolutorio da parte dell’azienda. Sulla vicenda di Fincantieri era invece intervenuto anche in Parlamento Guglielmo Epifani, assieme al quale e con il sindacato Articolo Uno aveva organizzato un’iniziativa nel maggio 2021.
Ora è necessario, una volta per tutte, agire in termini legislativi sulla catena del subappalto, introdurre la responsabilità sociale e giuridica dell’impresa primo committente sull’intera filiera, restituire a quei lavoratori la giusta remunerazione, che per troppo tempo è stata loro negata.
Purtroppo la destra di governo ha licenziato poche ore fa il nuovo Codice degli appalti, che pare orientato in tutt’altra direzione, verso l’ulteriore deregolamentazione del lavoro, l’abbassamento delle tutele, oltreché il pericolo di nuove infiltrazioni. Una scelta cui opporsi e da combattere, perché la “paga globale” non diventi regola.
Gianluca Trabucco – Segretario metropolitano Articolo Uno Venezia
Gabriele Scaramuzza – Segretario regionale Articolo Uno Veneto