Articolo Uno Veneto: dal presidente Zaia ancora inerzia

Veneto

E’ sconcertante l’inerzia del presidente Zaia di fronte al tributo ormai quotidiano che il Veneto sta pagando, in termini di nuovi contagi, nuovi ingressi negli ospedali, saturazioni nelle terapie intensive e, purtroppo, decessi.

A fronte di una velocità drammatica di diffusione del contagio, che esigerebbe capacità di risposta, adozione di misure significative, coordinamento degli enti locali, la Regione continua a vivere nella propria bolla, vanificando anche lo straordinario lavoro e l’abnegazione di tanti lavoratori delle strutture sanitarie, di quelle territoriali, delle RSA.

Anche ieri, il vertice convocato con i sindaci delle principali città non ha prodotto nessuna scelta, nessuna misura. E’ ormai già tardi perché Zaia si renda conto che il modello veneto nella seconda ondata, composto da una commistione di paternalismo, sovraesposizione mediatica, ordinanze contenenti al più raccomandazioni ma nessuna disposizione cogente, si è rivelato un plateale fallimento, che stanno pagando i cittadini veneti.

Pare essere ormai chiara la strategia della maggioranza di centro destra: attendere che sia il Governo a decidere e imporre misure davvero stringenti, per non assumersi la responsabilità di adottarle in prima persona.

Da troppi mesi impegnato a vivere nella post-verità, il presidente Zaia, alla fine, non è in grado di farsi guidare dal principio di realtà.

 

Il segretario regionale Articolo uno

Gabriele Scaramuzza