Articolo Uno Veneto: da inchiesta Report emerge catena errori e omissioni

Veneto

L’inchiesta trasmessa dalla trasmissione REPORT lunedì 26 aprile dimostra a tutti una semplice e verità: durante la seconda fase della pandemia il Veneto si è contraddistinto per una catena di errori ed omissioni che hanno nei fatti decretato il fallimento del modello regionale portato ad esempio dal presidente Zaia nella prima fase.
Questa catena di errori ed omissioni ha precise responsabilità in capo ai vertici della sanità regionale, nominati dal presidente Zaia, quando non alla stessa giunta. La scelta di insistere sui tamponi rapidi nonostante l’elevato numero di falsi positivi che essi causavano, la permanenza in zona gialla quando ormai i numeri dei contagi erano schizzati, il patetico tentativo di disconoscere lo studio del prof. Andrea Crisanti fino a negarne l’esistenza sono responsabilità politiche, e non tecniche.
L’atteggiamento odierno del presidente Zaia, poi, francamente imbarazzante, è quello tipico del bambino colto con le mani nella marmellata: certe cose, ha detto, a lui non competono.
Di fronte alle vere difficoltà e a domande incalzanti, Zaia non trova niente di meglio che scaricare le responsabilità ai propri sottoposti.
Ora, tolto il Veneto dai modelli esemplari, c’è solo da lavorare per portare a termine nel più breve tempo possibile la campagna vaccinale, e proprio il presidente deve metterci la faccia perchè l’adesione alla campagna nella Regione sia massiccia, evitando ogni indulgenza a negazionisti e no-vax.