E’ opportuno intervenire dopo le osservazioni che ha fatto il presidente di Confindustria Venezia a proposito dei contenuti del Decreto “Cura Italia”. La prima priorità è stata quella – sacrosanta – di mettere il servizio sanitario nazionale nelle condizioni di rispondere ad una situazione del tutto eccezionale, in termini di risorse materiali come pure di personale. E’ quella oggi la prima linea su cui si combatte la battaglia.
Per quanto riguarda le misure di natura economica, il Cura Italia contiene le prime significative misure per il lavoro e le imprese. Ne dovranno seguire altre, ma si è tracciata la direzione e sono state fatte alcune scelte fondamentali.
E’ giusta la preoccupazione dell’assessore Donazzan e del presidente Marinese circa le risorse della cassa in deroga; poiché nello stato di eccezione occorre occuparsi delle cose, e non preoccuparsi, il governo ha già dichiarato che interverrà con successivi provvedimenti (il prossimo sarà ad aprile) per garantire continuità di finanziamento agli ammortizzatori sociali.
L’introduzione di ammortizzatori sociali ordinari e in deroga per tutte le filiere del lavoro dipendente, dal turismo all’industria, la previsione per la prima volta di una misura a sostegno delle Partite Iva, le azioni di sostegno anche qui inedite per i lavoratori stagionali (in una regione come la nostra che vede picchi di stagionalità molto alti) sono misure che possono contribuire a salvaguardare il lavoro e le imprese.
A ciò si aggiunga l’immediata esecutività della sospensione dei mutui come pure del pagamento delle scadenze tributarie.
Il periodo di nove mesi di vigore servirà – lo si è già detto – a implementare ulteriormente le azioni intraprese, in particolare gli ammortizzatori sociali e il credito alle imprese, ad allargare dove serve le platee di beneficiari, piuttosto che a mettere in campo politiche industriali e del lavoro che non potranno che essere eccezionali.
Ora è necessario remare tutti nella direzione: mentre si combatte per vincere la guerra sanitaria, vanno protetti il lavoro e l’economia, preparando la ricostruzione.
Gabriele Scaramuzza, segretario di Articolo Uno Veneto
Gianluca Trabucco, segretario di Articolo Uno Venezia