Articolo Uno Toscana: proponiamo lista unitaria dei soggetti attivi a sinistra

Toscana

Articolo Uno della Toscana appoggia convintamente la coalizione di centro-sinistra, sicuri che sia la sola proposta in grado di assumersi l’onere di guidare la Regione in questa stagione così complessa. Certo, avremmo preferito una coalizione più spostata verso posizioni progressiste e innovative, a cominciare dalla scelta della candidatura alla Presidenza. Ma abbiamo lealmente deciso di farne parte cercando di realizzare un cambiamento profondo grazie alla nostra specificità programmatica, cercando di raggiungere una forza elettorale tale da poter influenzare le scelte di Governo.

Per far questo occorre che la Sinistra nel suo complesso riesca a sintonizzarsi con una parte sostanziosa dell’opinione pubblica progressista che caratterizza da sempre la nostra Regione. Proponiamo agli altri soggetti attivi a sinistra, la costituzione di una lista unitaria in grado di presentare agli elettori una proposta forte e caratterizzata da specificità programmatiche riconoscibili, tale da essere una delle realtà politiche più significative all’interno del centro-sinistra.

Articolo Uno è un Partito nazionale, con un proprio gruppo dirigente ben riconoscibile e stimato: da Pier Luigi Bersani a Roberto Speranza, che ha gestito la crisi del Covid-19 da Ministro della Salute in modo unanimemente apprezzato e stimato. Siamo una organizzazione ancora piccola, ma presente e radicata su tutto il territorio della Toscana e possiamo rappresentare la spina dorsale su cui costruire una proposta unitaria, con l’orgoglio della nostra soggettività, ma anche con l’umiltà di chi vuole partecipare ad un progetto più grande.

La nostra proposta è rivolta ai Verdi, alle varie realtà del civismo progressista raggruppate in Comunità Civica, alle Compagne e ai Compagni riuniti nell’Associazione 2020 a Sinistra e anche a Democrazia Solidale, associazione con la quale abbiamo già collaborato con profitto in occasione dell’elezione del Dott. Pietro Bartolo alla carica di Parlamentare Europeo. Siamo certi che queste forze abbiano un minimo comune denominatore fatto di ideali e valori comuni e pertanto che il progetto non sia affatto velleitario, ma veramente realizzabile.

Concordiamo tutti infatti che la Toscana è una Regione ben governata, ma che oggi è necessario un cambio di passo netto su alcune questioni. In modo particolare abbiamo bisogno di ripensare un modello di sviluppo che ha dimostrato tutti i suoi limiti: un sistema economico che non si fondi più solo sulla rendita, un equilibrio nuovo tra la Toscana centrale e le aree periferiche, nuovi investimenti in sanità pubblica e in edilizia scolastica. La posta in gioco è alta. Non saranno piccole diatribe a far tramontare questo ambizioso progetto.