“La sparatoria dei giorni scorsi tra due bande di criminali in pieno giorno nelle strade dello Zen ripropone drammaticamente l’urgenza di quegli interventi che finora sono mancanti da parte del Comune, della Regione e del governo nazionale”. È quanto affermano, a nome di Articolo Uno, Mariella Maggio e Maria Flavia Timbro, rispettivamente segretaria della federazione di Palermo e responsabile nazionale della sezione “Legalità e lotta alle mafie” del partito.
“È significativo – sottolineano le due dirigenti di Articolo Uno – che una donna abbia chiamato la polizia e abbia dato un contributo fondamentale per l’individuazione di quei malviventi. La sua è stata una richiesta di più Stato, una ribellione alla situazione in cui si è costretti a vivere allo Zen, che è la stessa che si ritrova in tante altre periferie di città abbandonate al degrado e all’illegalità”.
“Le periferie italiane, in particolare quelle delle grandi città meridionali – proseguono Maggio e Timbro – sono in ginocchio, piegate dalla crisi economica, da una endemica assenza di lavoro e di opportunità di sviluppo, dalla carenza di strutture sanitarie ed educative. La politica e le istituzioni devono dare una risposta concreta a questa richiesta di aiuto se non si vuole che queste realtà diventino vere e proprie polveriere sociali. Articolo Uno, nel manifestare piena vicinanza ai cittadini dello Zen, si impegna a battersi – concludono – perché la ricostruzione sociale ed economica del Paese parta da queste realtà troppo a lungo dimenticate”.