“Il Decreto Semplificazione, sulle 47 opere di cui è previsto il commissariamento in tutta Italia, ne individua ben 8 nella nostra Regione. Non si tratta di grandi opere, ma di opere utili per il Lazio, di infrastrutture strategiche. Per ammodernare il nostro sistema della mobilità, sia su gomma che su ferro, per far muovere più rapidamente e in sicurezza i cittadini e le merci. Diventa realtà la visione che il centro sinistra aveva lanciato più di 10 anni fa, quel “Grande Raccordo Regionale che, bypassando la Capitale, permetterà di rendere più attrattive per gli investimenti le nostre Province. Insieme al completamento dell’anello ferroviario romano, si tratta di una svolta vera per la mobilità. Adesso, per completare il lavoro del Governo servono tre condizioni per noi irrinunciabili: innanzitutto sicurezza nei cantieri che saranno aperti e trasparenza nell’affidamento alle imprese, in maniera da rendere questo pacchetto di opere del tutto impermeabile alle possibili infiltrazioni della criminalità organizzata. E, infine, va rivisto il tracciato della Roma-Latina, ascoltando le richieste dei territori, in primo luogo con un innesto sulla viabilità della Capitale ben diverso dallo scempio prospettato all’epoca da Polverini e Alemanno”.
Così, in una nota, il segretario regionale di Articolo Uno, Riccardo Agostini.