Dopo gli asili chiusi ai bambini stranieri, lo “zecche rosse urlato agli avversari politici, ora arriva la schedatura per gli insegnanti di “sinistra” o, semplicemente, per tutti coloro che non sono d’accordo con la Lega. Arriva nel cuore dell’estate l’ultima follia della sindaco leghista di Monfalcone che propone agli studenti di fare da delatori, denunciando al suo fido garante comunale dell’infanzia i professori non in linea con il suo pensiero è quello del ministro balneare Salvini.
Ci sarebbe da ridere, se non fosse che ci troviamo di fronte all’ennesima espressione di disprezzo per le libertà fondamentali e del vivere civile fatto dai leghisti della nostra regione, ormai sempre in prima fila nelle proposte più oscene.
Questa volta si propone di “segnalare” tutti gli insegnati che, magari, credono che il fascismo sia stato una tragedia per l’Italia, che i naufraghi vadano lasciati in mare e che l’Europa sia una schifezza da abbandonare.
È tempo che ci sia una grande mobilitazione in Friuli Venezia Giulia, che partiti, sindacati, movimenti, associazioni e tutti coloro che hanno a cuore la nostra democrazia si mobilitino e fermino questa deriva autoritaria sempre più insopportabile.
Sarà a breve depositata una interrogazione del Segretario Nazionale Roberto Speranza alla Camera sul tema.