“La cerimonia con cui il presidente Mattarella è quello sloveno Pahor hanno riconsegnato alla comunità di lingua slovena il Narodni Dom, bruciato dai fascisti cent’anni fa, e reso omaggio alle vittime delle foibe a Basovizza sancisce, in modo definitivo, la chiusura e il reciproco riconoscimento degli orrori del secolo scorso”.
Così interviene sulle cerimonie della giornata di ieri Mauro Cedarmas, segretario regionale di Articolo Uno. “In modo solenne Italia e Slovenia chiudono, per sempre, i conti con il nazionalismo, il razzismo e la xenofobia, riconoscendo come il futuro di queste terre e il loro destino non possa che essere fatto di fratellanza e collaborazione. Chi, ancora oggi, – conclude Cedarmas – insiste nel riproporre odii e divisioni o nello sminuire la gravità di quelle tragedie, si pone fuori dall’Europa e dalla civiltà, e opera per riportarci a un passato buio e doloroso. Sarà compito di tutti, invece, ricordare ciò che è accaduto e, soprattutto, lavorare sempre per la pace, la collaborazione tra le nazioni e la fratellanza tra i popoli. Solo in questo modo assicureremo alle nuove generazioni un futuro migliore”.