In queste ultime ore nella nostra regione i dati sui positivi da coranavirus e sui decessi causati dalla malattia registrano numeri ben superiori a quelli dei giorni scorsi.
Speriamo si tratti di una situazione passeggera e che presto tutto possa migliorare.
Un dato è comunque certo: anche nella nostra regione, nelle sue varie province, non si è del tutto fuori dal pericolo rappresentato dal virus.
È perciò necessario restare con i piedi ben piantati a terra, sapendo che la convivenza con questa epidemia sarà ancora lunga e dolorosa.
Per questo è oltremodo opportuno mantenere un’unità d’intenti e di comportamenti che,supportarti dai pareri e dai suggerimenti degli scienziati a ciò preposti, ci consentano di riprendere le attività produttive e sociali nella massima sicurezza possibile.
Il 4 maggio riprenderanno, infatti, la grande parte delle attività produttive, in ragione di precisi protocolli di sicurezza sottoscritti dalle parti sociali, tali da potere garantire e perseguire soprattutto la salute delle lavoratrici e dei lavoratori.
Spiace certamente per quelle attività che potranno ripartire solo a metà mese di maggio o dal 1 giugno ; attività che stanno sopportando gravissime difficoltà dovute ai tempi molto lunghi di chiusura. Si tratta perciò di attivare ogni linea di intervento, anche a carattere finanziario regionale e locale, a supporto di questi settori.
È pur vero, però, che ai cittadini va garantito sicurezza e salute e non facili rincorse per ottenere qualche consenso politico del momento.”