“Il ministro Bianchi e gran parte del governo dichiara entusiasta: ‘A settembre tutti a scuola!’ Non sembra però che in questi ultimi 18 mesi ci siano stati interventi di edilizia scolastica, o sui trasporti per studenti e lavoratori della scuola… né la assunzione di almeno 3-400.000 insegnanti per aumentare il numero di classi e quindi eliminare le classi-pollaio, dimezzando all’incirca il numero di studenti per classe; né che si siano vaccinati, tutti, insegnanti e allievi. ‘A settembre saranno vaccinati!’ Futuro. Auspicio. Senza basi solide, a nostro avviso”.
Lo affermano in un comunicato Michele Gravano, coordinatore regionale, e Giuliano Laccetti, responsabile Scuola Università Ricerca, di Articolo Uno Campania.
“Ultimi dati – aggiungono Gravano e Laccetti – parlano di 50% dei giovani tra 12-29 anni senza neanche la prima dose. Ancora peggiore se possibile la situazione in Campania, dove oltre al resto, c’è sempre da contenere un abbandono scolastico più alto della media nazionale. Riteniamo che, sia pure in extremis, si possa fare qualcosa, sia per la parte dei vaccini, sia per la parte dei trasporti, campi in cui le Regioni possono intervenire nell’immediato. Con il necessario appoggio del governo. Denunciando la sostanziale inazione (o azione largamente insufficiente e tardiva) del governo per quanto riguarda il personale insegnante e il personale ATA”.
“Dal punto di vista politico generale – concludono – ci preme di rimarcare che queste dichiarazioni, ma senza azioni conseguenti del governo, nel campo dell’Istruzione, e ahimé, in molti altri campi, confermano il suo sostanziale assetto tecnocratico, nonostante la presenza di 3-4 ministri e di alcune forze politiche che, con responsabilità, umiltà e generosità, hanno deciso di farne parte, sapendo di non poter “decidere”, ma sapendo al tempo stesso che solo stando “dentro” avrebbero avuto la possibilità di tamponare e rallentare tale deriva tecnocratica e sostanzialmente conservatrice”.