Articolo Uno Campania: proposte per affrontare l’emergenza sanitaria

Campania

L’Italia sta vivendo il suo momento più difficile, un momento in cui ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte.

ArticoloUno della Regione Campania, della città Metropolitana di Napoli e della Città di Napoli esprime sostegno e grande apprezzamento per tutti coloro che sono impegnati in prima linea, al personale sanitario, a quello della protezione civile, alle forze dell’ordine, ai lavoratori tutti impegnati nel mantenimento di servizi essenziali, in questa che si sta rivelando una battaglia complessa e sfiancante. E capiamo quanto chi, per responsabilità di governo, è chiamato ad assumere decisioni, lo stia facendo con grande impegno e senso di responsabilità.

Siamo anche convinti che in Campania, per rispettare a pieno quanto già definito dai diversi Dpcm emanati e delle direttive regionali fin qui adottate si rende necessario il contributo di ciascuno – non solo per  dare sostegno a quanto sta positivamente avvenendo tra il Governo e la Regione – ma affinché si sviluppi un coordinamento ancora più stringente tra la Regione Campania e gli Enti locali e in modo ancora più urgente con Napoli e l’intera area metropolitana. Per questo, a sostegno di questa prova, la nostra comunità di donne e uomini dichiara la più ampia disponibilità ad offrire il proprio contributo per poter ulteriormente implementare la risposta sanitaria e sociale.

Pur nella certezza che sono già in discussione provvedimenti in tal senso, chiediamo tuttavia che si superino tutte le carenze di mascherine, di macchinari necessari, accelerando i tempi dell’adozione delle misure volte all’utilizzo di posti letto di terapia intensiva e rianimazione delle strutture accreditate dal SSN. Chiediamo che siano individuati – con celerità e  qualora si dovessero ulteriormente aggravare le previsioni epidemiologiche – altre strutture idonee alle attività assistenziali e/o rianimazione (anche verificando la possibilità di riutilizzare posti letto in alcune strutture ospedaliere della città di Napoli e delle altre province dismesse solo recentemente). Pensiamo, inoltre, si debba avviare – con la partecipazione di tutte le ASL del territorio regionale – una intensa campagna di sanificazione dei territori. Le doverose misure adottate dal Governo richiedono altresì che si effettuino, così come sta emergendo in diversi luoghi di lavoro, ulteriori valutazioni nazionali e regionali sulle attività che si è valutato non debbano  chiudere, insieme a rigorosi controlli a tutela dei lavoratori tutti – dalla sanità, ai trasporti, ai servizi e commercio, alle aziende – impegnati in quelle attività considerate essenziali.

È  necessario, inoltre, creare una vasta rete solidale, tesa cioè al soddisfacimento della necessaria assistenza sociale in maniera che si possa verificare lo stato abitativo e di salute degli anziani soli, nonché provvedere alla consegna domiciliare di generi di prima necessità (cibo e farmaci). Utilizziamo pienamente la rete delle associazioni e della solidarietà!

Noi sosteniamo tutte le iniziative e le proposte delle organizzazioni sindacali a tutela della salute dei lavoratori e della copertura salariale per tutti.

Pensiamo a chi, costretto a restare a casa, non ha un reddito per sopravvivere.

Senza lavoro e senza tutele!

Per loro, per tutti i lavoratori e le lavoratrici – e sul nostro territorio sono tanti (lavoratori irregolari, partite iva, eccetera) – espulsi/e da attività lavorative precarie e senza alcuna tutela da Naspi o Reddito di Cittadinanza e con nessuna possibilità di accedere a misure che possano contrastare una crisi di lunga durata crediamo, ritenendolo essenziale, debbano essere implementate, a livello nazionale e da parte della stessa regione Campania, misure di supporto economico.

Francesco Dinacci, coordinatore metropolitano Articolo Uno Napoli

Michele Gravano, coordinatore regionale Articolo Uno Campania

Mario Coppeto, capogruppo consiliare Napoli in Comune