Il Pd ha lanciato a livello nazionale un percorso, definendolo “costituente” aperto alla partecipazione di altre forze democratiche e progressiste. Articolo Uno ha deciso di partecipare con convinzione a quel confronto, portando dentro quella discussione le proprie idee e il proprio pensiero politico. Consideriamo utile questo passaggio se si vuole costruire una nuova grande forza della sinistra in questo Paese. Si tratta di affrontare con grande sincerità e generosità un’azione che sappia fare chiarezza sui valori, sui contenuti e sul contenitore a cui si vuole puntare.
La proposta annunciata dal sindaco Matteo Lepore di inserire la parola lavoro nel nome del partito che uscirà dal congresso del Pd è stata da noi accolta con grande favore. Cogliamo infatti appieno la portata politica di tale proposta, con la quale si intende fornire un contributo concreto e dirimente alla discussione costituente e congressuale. Il grave impoverimento del lavoro sia sul fronte salariale che, a causa della precarietà e della frammentazione, di quello dei diritti, rende necessario discutere non delle politiche per porvi rimedio ma anche di quale soggetto è in grado oggi, nel nostro Paese, di rappresentarne pienamente le istanze.
A Bologna, larga parte del lavoro politico e amministrativo è stato orientato proprio nella direzione di ridurre l disuguaglianze sociali, migliorare la qualità del lavoro e rendere inclusivo lo sviluppo economico locale. Sono esempi di questo la Carta per la logistica etica, la Carta dei diritti digitali, il Piano metropolitano per l’economia sociale, la pubblicazione dei subappalti. Si tratta di azioni locali, anche di natura innovativa e sperimentale, che devono a nostro avviso essere portate all’interno di una discussione generale che interessi l’intero Paese.
E’ con questo spirito che parteciperemo e ci impegneremo nel percorso della fase costituente.