Per prima cosa, un augurio di buon lavoro, per l’inizio del nuovo anno scolastico, a tutti coloro che operano nel mondo della scuola.
Come evidenzia da anni la rilevazione Demos curata da Ilvo Diamanti, la scuola è l’istituzione più apprezzata in Italia, con un gradimento nettamente superiore al 50% (e questo ben prima del 2015, anno della cosiddetta “buona scuola”).
Ciò è merito dell’impegno di tutti i protagonisti della comunità educativa: gli studenti, le loro famiglie, i dirigenti scolastici, gli insegnanti, il personale ATA. Senza di loro, senza la loro partecipazione attiva e il loro coinvolgimento diretto, non ci sarà mai una riforma efficace.
Sono settimane che si susseguono gli spot da parte della Ministra Fedeli su ipotetiche proposte di riforma. L’obbligo sino a 18 anni non deve essere un parcheggio, ma rappresentare un netto miglioramento qualitativo dell’offerta formativa contro dispersione e abbandoni.
Quello che sta per iniziare sarà l’anno dei problemi vecchi cui si aggiungono quelli nuovi, anche a Bologna. Solo 2.371 docenti assunti in Emilia-Romagna di fronte a 3.668 posti mesi a disposizione dal Ministero. Quindi il balletto delle supplenze per coprire i posti scoperti. L’avvio della sperimentazione sul Liceo breve. L’altissimo numero di reggenze con numerosi dirigenti part-time (1.700 di cui oltre 170 reggenze, non di ruolo, in Emilia-Romagna), anche nell’area metropolitana bolognese e in plessi di primaria importanza. Poi la gestione delle importanti norme sulle vaccinazioni obbligatorie: fondamentale la collaborazione tra l’Asl e l’Ufficio scolastico regionale.
Di questo dovrebbe parlare la Ministra che, da quanto abbiam letto, dovrebbe essere a Bologna il prossimo 6 settembre. Si confronti non solo con i suoi collaboratori al Ministero, ma con tutto il mondo della scuola, cerchi soluzioni condivise, dica per esempio che fine ha fatto il concorso per nuovi dirigenti promesso più di un anno fa e che sarebbe dovuto uscire a fine luglio.
Non abbiamo bisogno di annunci senza fondamento ma di aprire una grande stagione di ascolto. Servirebbe il coraggio di convocare gli Stati generali della scuola italiana, coinvolgendo le migliori risorse del Paese, per raccogliere indicazioni e costruire il progetto di un’autentica riforma della didattica per la nuova scuola dell’autonomia.
Anche per questo da settembre faremo partire, come Articolo Uno Bologna, un gruppo di lavoro aperto a tutti gli operatori del mondo della scuola (insegnanti, dirigenti scolastici, personale ATA, pedagogisti, organizzazioni sindacali, esperti del settore). Sarà uno spazio di discussione e di elaborazione per riaffermare i valori di una scuola pubblica inclusiva e di qualità e per elaborare idee e proposte su alcuni nodi chiave. Vogliamo parlare dell’eccessiva burocratizzazione della scuola italiana, dell’esigenza di promuovere la cultura costituzionale tra le giovani generazioni, del rilievo che dovremmo dare alla formazione tecnico-scientifica e alla filiera professionale.
Intanto, a chi ogni giorno fa scuola e deve affrontare un quadro così confuso e difficile, rivolgiamo il nostro augurio di buon lavoro per l’inizio del nuovo anno scolastico.
Per iscriversi al gruppo di lavoro basta mandare una mail a art1mdpbo@gmail.com entro il 20 settembre. Il documento programmatico che fa da traccia e da stimolo per l’avvio del nostro impegno, lo trovate qui.