“La proprietà della Whirlpool conferma la chiusura il 31 ottobre dello stabilimento di Napoli. Si tratta di una scelta inaccettabile, che avrà ripercussioni molto forti sul territorio napoletano, incentivando la desertificazione del tessuto produttivo e industriale, e sul versante occupazionale per i lavoratori e le famiglie anche dell’indotto, nonostante gli strumenti garantiti dal Governo e la mobilitazione di una città intera.
Articolo Uno conferma la sua solidarietà ai lavoratori. Ora però serve uno scatto ancora più incisivo del Governo e delle istituzioni locali competenti per impedire questo epilogo, per i rischi sociali che si possono ingenerare.
Non possiamo ignorare che la chiusura di una fabbrica a Napoli significa anche l’arretramento dello Stato di fronte all’invadenza della camorra. E in tempi di crisi sociale acuita dall’emergenza Covid in corso, il Paese e la politica non possono assolutamente permetterselo”.
Francesco Dinacci, coordinatore di Articolo Uno Area metropolitana Napoli
Piero Latino, responsabile nazionale Lavoro di Articolo Uno