Vaccini: Zoggia, serviva dibattito culturale più ampio

Sociale

 

“Trovo sorprendente che il provvedimento sui vaccini abbia avuto un iter così complicato e frastagliato. Per noi l’obbligo alle vaccinazioni è una conquista che va difesa e valorizzata e mi sarebbe piaciuto che avessimo lavorato più convintamente intorno all’articolo 32 della Costituzione che parla dell’universalità del diritto alla salute. Trovo però grave che il decreto sia stato inutilmente politicizzato. Quando si parla di salute, in particolare di quella dei bambini, forse bisognerebbe usare altre categorie come quella dell’interesse pubblico e non far prevalere quelle legate all’interesse politico e partitico. Si deve lavorare di più dal punto di vista culturale per convincere la popolazione della bontà e dell’utilità delle vaccinazioni. Un esempio è investire di più nella sanità pubblica per convincere che i vaccini sono un avanzamento del principio universalistico del Servizio sanitario del nostro Paese. Non serviva mettere la fiducia: un confronto fra tutti avrebbe sicuramente garantito un miglioramento del testo e forse avremmo rispettato e valorizzato di più le conquiste della scienza. Resta il gravissimo problema dell’obbligatorietà e dell’interdizione dell’accesso alle scuole dell’infanzia per i bimbi non vaccinati: su questo punto siamo fortemente contrari anche perché il bilancio fra i costi sociali e personali che può imporre e l’efficacia che ne può scaturire pende drammaticamente a favore dei primi”: così il deputato di Mdp Davide Zoggia nel corso della dichiarazione di voto alla Camera sul ddl vaccini.