“Va nella giusta direzione la richiesta alla Commissione Europea dei Ministri dell’Economia di Italia, Francia, Spagna e Portogallo di modificare le attuali regole europee di calcolo del deficit strutturale.
Si vuole rendere così più flessibile il calcolo del deficit strutturale, cioè la regola che stringe i bilanci dei singoli Stati europei per arrivare al traguardo del pareggio fissato dal Fiscal Compact.
Ciò in considerazione della persistente grave situazione economica dopo anni di stagnazione, bassa inflazione, e alta disoccupazione”.
Lo dichiara Gianni Melilla, capogruppo in commissione bilancio di Articolo 1 – Movimento Democratico e progressista a Montecitorio.
“A questa richiesta, conclude Melilla, si deve accompagnare una decisa azione per evitare che a fine anno il Fiscal Compact entri nei Trattati europei”.