Ue: Latino, da oggi cambia la natura dell’Unione europea

Politica

L’Europa c’è. L’Italia anche.
Un grande passo avanti sia nella sostanza che nella forma. Le risorse disponibili per il nostro Paese sono 82 miliardi a fondo perduto e 127 di prestiti, in totale 209.
Una cifra mai vista dai tempi del piano Marshall.
La decisione finale sull’utilizzo delle risorse spetta alla Commissione e non al Consiglio europeo.
È un rafforzamento dell’impianto comunitario, un risultato fortemente voluto dall’ Italia.
Questo accordo cambia la natura dell’Unione Europea. Per la prima volta abbiamo debiti comuni, cioè un destino comune.
Ora non siamo più solo un mercato comune e abbiamo bisogno di cambiare le regole dell’UE e di adeguarle alla fase nuova.
Le riforme, ambiziose, le dobbiamo fare anche in Italia. Ma questa volta non sarà come andare dal dentista.
Vogliamo riforme che rendano l’Italia più moderna e più giusta.
Il lavoro al centro di tutto. E un modello di sviluppo sostenibile sul piano ambientale e sociale.
Diritti e democrazia. Scuola, università e ricerca, welfare e salute.
In questi casi, con un po’ di retorica si dice che “è un’occasione storica”.
Questa volta, però, lo è davvero: è il compito di una generazione.
Noi ci siamo e ci batteremo per questi obiettivi.
Vogliamo vincere e cambiare l’Italia.

Lo ha dichiarato Piero Latino, responsabile Lavoro di Articolo Uno.