Oggi in Ucraina sono i civili quelli che stanno pagando il prezzo più alto. Mai dimenticare che la guerra è morte, sofferenza, distruzione, povertà. L’escalation militare impressa da Putin con l’invasione dell’Ucraina è un atto intollerabile ed è una inaccettabile violazione del diritto internazionale che non trova nessuna giustificazione. L’Europa rivive giorni bui dopo anni di pace. La risposta militare non può essere l’unica risposta a questa aggressione, anche se la risposta in chiave difensiva e di deterrenza della Nato a difesa dei confini Ue non ha alternative. Oggi le sanzioni possono essere utili, fanno più male di prima per l’interdipendenza economica globale. Le sanzioni possono essere uno strumento fondamentale per provare a risolvere questa crisi di portata storica. Quindi sanzioni ma anche dialogo. La diplomazia deve tornare a parlare la lingua della pace. E su questo la diplomazia è fondamentale per salvaguardare la democrazia e la libertà. Occorre lavorare per scongiurare una ulteriore escalation militare e per riportare la pace in quella regione. Pace che sarà la parola d’ordine di tanti e tante in queste ore e nei prossimi giorni in moltissime piazze italiane e del mondo.
Lo afferma in Aula il capogruppo di LeU Federico Fornaro intervenendo alla Camera dopo l’informativa urgente del presidente del Consiglio, Mario Draghi.
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