L’Italia non è entrata in guerra. Mai come in questi giorni bui in cui la Russia aggredisce uno stato democratico, deve portare tutti noi a misurare le parole. Oggi ci troviamo di fronte ad un’aggressione inaudita e l’Italia si sta muovendo all’interno dell’articolo 11 della Costituzione. Il governo e l’Unione Europea stanno sostenendo una nazione libera aggredita militarmente. Un’azione che però deve intensificarsi maggiormente alla ricerca di una soluzione diplomatica che porti ad una tregua, ad un immediato cessate il fuoco al più presto. È necessario attrezzare il nostro paese ad una accoglienza diffusa per dare una risposta civile ad una popolazione in fuga dalla guerra. Perché come sempre sono i civili a subire i danni della guerra. Ieri è stato posto in votazione un odg sulle spese militari che è una presa in giro. Noi non abbiamo sottoscritto quell’ordine del giorno. Il Parlamento ieri non ha autorizzato alcun aumento delle spese militari. Non si può affrontare una questione così delicata, importante anche alla luce di una nuova possibile stagione di Guerra Fredda, con un ordine del giorno anche perché i proponenti devono anche dire dove troviamo i soldi.
Lo afferma in Aula il capogruppo di LeU Federico Fornaro.