“I dati relativi al rapporto tra le aree interessate da smaltimento illecito di rifiuti e la presenza di metalli pesanti nei malati di tumore delle stesse risultanti dal progetto “Veritas”, realizzato con il contributo dello Sbarro Health Research Organisation di Philadelphia guidato dal professore Antonio Giordano, non possono essere ignorati oltremodo dalla politica. Bisogna potenziare gli screening sulle popolazioni residenti nelle diverse “terre dei fuochi” di tutta Italia con l’aiuto delle reti dei medici di base e degli specialisti universitari. Solo così sarà possibile redigere un piano adeguato di prevenzione per la salute pubblica in quelle aree”. Queste le parole della vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, Michela Rostan, nel corso della conferenza stampa di presentazione dei dati del progetto “Veritas” organizzata presso la sala stampa della Camera dall’associazione “A Sud”.
“Questo studio – prosegue la deputata di Liberi e Uguali – ci dà qualche elemento in più e tenta di individuare quella correlazione diretta tra patologia tumorale ed esposizione a inquinamento ambientale che, dal punto di vista della logica, sembra lapalissiano ma dal punto di vista scientifico ha bisogno di elemento più djiretti e netti di dimostrazione. Di certo quei fattori di inquinamento ambientale non fanno bene al territorio e ai suoi abitanti. Di certo non sono salubri e di sicuro lasciano tracce nella salute delle persone. Quali tracce e secondo quali percorsi si arrivi a una malattia è vicenda scientificamente molto importante, ma politicamente abbiamo già tutti gli elementi per dire che le Terre dei fuochi sono un dramma e una vergogna che vanno combattuti con controlli sul territorio e operazioni mirate investigative”.