L’alta partecipazione allo sciopero di medici e veterinari del Sistema sanitario nazionale è indicativo di come il governo stia penalizzando la sanità e i suoi operatori. La sanità italiana è al top nel mondo per qualità ma è tra le peggiori per la spesa. Invece di ridurre i finanziamenti della sanità bisogna investire nel sistema pubblico della salute: basta tagli alla sanità, basta superticket, la salute non è una merce. Bisogna investire nel welfare, nella sanità, nell’istruzione.
Lo afferma il capogruppo di Liberi e Uguali Federico Fornaro.
I finanziamenti al Servizio Sanitario sono al di sotto della media europea, prosegue Fornaro. Meno sanità significa meno salute, soprattutto per chi ha difficoltà economiche. Già oggi oltre 11 milioni di italiani per le difficoltà di accesso alla sanità pubblica non si curano più. Alla sanità mancano 4 miliardi all’appello e questo si traduce in liste di attesa interminabili, taglio dei posti letto e chiusure di ospedali in nome di una razionalizzazione che punisce i cittadini. Il Governo doti il Servizio Sanitario Nazionale di risorse adeguate per garantire il diritto costituzionale alle cure e alle prestazioni. Per Liberi e Uguali il rilancio della Sanità pubblica è un punto cardinale e distintivo, conclude Fornaro.