“In Italia ci sono 15 milioni di allergici e solo 680 allergologi che svolgono in via esclusiva questa professione medica. Una carenza drammatica che rischia di avere serie ripercussioni nel nostro Paese. Secondo le statistiche, un bambino su due nato nel 2017 sarà un adulto allergico. Nonostante questo, nelle strutture pubbliche, per problemi di budget, si preferisce sacrificare la figura dell’allergologo privilegiando altre specializzazioni. In questo modo i pazienti allergici perdono di vista la loro figura di riferimento. Il grande aumento di allergie respiratorie e alimentari negli ultimi vent’anni, in Italia e nel mondo intero, avrebbe dovuto già da lungo tempo far scattare un campanello d’allarme . Tuttavia nel nostro Paese continua ad esserci una “cultura allergologica” molto scarsa. Sono pochissimi centri per le allergie ai farmaci. Emergono nuove criticità come quella derivante dalle punture di imenotteri che sta avendo un impatto epidemiologico serio con diversi morti ogni anno nel nostro Paese per shock anafilattico. Abbiamo in Italia delle eccellenze nel settore delle immuno terapie che devono essere messe a disposizione dell’immensa platea di soggetti allergici che potrebbero così tornare ad una vita normale. A partire dalla possibilità che i rimborsi per queste terapie siano previsti in tutte le regioni italiane mettendo così fine ad una insopportabile disparità di trattamento. Chiedo al Governo che, a partire dalla prossima legge di Bilancio, siano stanziati i fondi necessari a far fronte a questa emergenza”. Lo ha dichiarato Michela Rostan, vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera intervenendo all’iniziativa dell’Associazione allergologi e immunologi italiani territoriali e ospedalieri (AAIITO) che si è tenuta nella sala “Nilde Iotti” di Palazzo Theodoli – Bianchelli.
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